Ragno violino, una 60enne di Roma racconta: «Io morsa dentro casa mia. Curata grazie una foto»

Ragno violino, una 60enne di Roma racconta: «Io morsa dentro casa mia. Curata grazie una foto»

di Lorena Loiacono

«Quasi non mi sono accorta di quel ragno ma ho sottovalutato la sua puntura e ho rischiato grosso». Così una donna di 60 anni racconta la brutta esperienza - molto ravvicinata - vissuta con il ragno violino

LA STORIA Era in casa a sistemare gli scatoloni, durante i lavori per imbiancare le pareti. Presa dalle faccende domestiche non ha dato troppo peso a quel pizzico improvviso avvertito sulla gamba, poco sotto il ginocchio. Il ragno violino era entrato probabilmente dal giardino. «All’inizio non mi dava neanche fastidio e avevo troppo da fare - ammette Mariella, 60enne -. Per fortuna ho fatto la foto al ragno, perché l’ho visto scappare». Quella foto è stata infatti determinante per individuare la cura giusta. 

GLI EFFETTI «Purtroppo ho lasciato passare dei giorni, prima di andare dal medico. La gamba si stava gonfiando, mi faceva male e quel buco era diventato una piaga». Mariella si quindi è rivolta al medico di base che, di fronte alla foto, non ha avuto dubbi: ha avviato la profilassi antibiotica per far regredire la necrosi. 

 

COSA FARE La foto dell’aracnide, se si riesce a scattare, aiuta molto nella diagnosi.

Mariella è stata soccorsa proprio grazie a quell’immagine: «Se possibile fate una foto e mostratela al medico - spiega Pierluigi Bartoletti, segretario provinciale e vicesegretario nazionale della Fimmg, la federazione dei medici di medicina generale, che ha soccorso la paziente - sarà più facile capire da dove viene la necrosi. Il ragno violino non attacca ma tende a scappare. Se avvicinato, però, punge. Meglio evitare di mettere le mani in piccoli luoghi nascosti di giardini e parchi, tra la legna ad esempio: una volta avvertita la puntura bisogna disinfettare subito con acqua ossigenata e non mettere creme senza il parere medico. Soprattutto non usare cortisone e ammoniaca, come purtroppo fanno spesso i pazienti». 

L’ALLERTA Una vera e propria escalation di segnalazioni sta facendo alzare l’allerta, tanto che il caso è arrivato in Consiglio regionale. «Chiedo alla Asl Rm 3 di intervenire - ha dichiarato Massimiliano Maselli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, da sempre in prima linea nell’ambito della salute nella Regione Lazio - sia per controllare la situazione, monitorando i casi e la diffusione sul territorio, sia per avviare le disinfestazioni dove necessario. Le segnalazioni che stanno arrivando devono far scattare i controlli, per evitare conseguenze serie alla salute dei cittadini».


Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Ottobre 2022, 16:05
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