Race for the Cure, presentata a Roma la corsa contro i tumori del seno. Rosanna Banfi: «L'orgoglio delle donne»

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di Emiliana Costa
Prevenzione e solidarietà ai nastri di partenza. È iniziato il conto alla rovescia per la Race for the Cure di Roma, la più grande manifestazione per la lotta ai tumori del seno, promossa da Komen Italia e di cui Leggo è media partner.
Quest'anno l'appuntamento al Circo Massimo - giunto all'edizione numero 19 e presentato ieri nella sede del Coni - è in versione extralarge: quattro giorni, invece di tre, dedicati a consulenze specialistiche, screening gratuiti e iniziative di sport e benessere. Momento clou dell'evento, la corsa benefica tra le meraviglie del centro storico capitolino, in un percorso che si snoda dalla Bocca della Verità al Colosseo. Il Villaggio della Salute verrà inaugurato giovedì 17 maggio e sarà attivo fino a sabato 19. Domenica 20 poi la mini-maratona di cinque chilometri e la passeggiata solidale. Protagoniste dell'evento, le donne in rosa, donne che hanno sconfitto o stanno combattendo la malattia con coraggio.

Tante le iniziative culturali collegate quest'anno alla Race. Tra le novità, l'ingresso gratuito nei principali musei della città per tutti gli iscritti alla corsa. E il 28 maggio il recital di Yuja Wang nel calendario dell'Accademia di Santa Cecilia, contribuirà alla raccolta fondi. Anche Rainbow Magicland partecipa alla manifestazione con il concorso #scuoleperlarace, regalando biglietti ai ragazzi. Non è tutto. Per il prossimo anno, Komen Italia sta organizzando una corsa anche a Matera, che nel 2019 sarà Capitale europea della cultura. E si sta lavorando all'inclusione nel circuito italiano (che comprende Bari, Bologna e Brescia) di Pescara e Cagliari.

«Ogni anno nel nostro Paese - spiega Riccardo Masetti, oncologo del Policlinico Gemelli e presidente di Komen Italia - sono 50mila le donne che si ammalano di cancro al seno. La prevenzione è un'arma facile da utilizzare per aumentare le possibilità di guarigione, riducendo i trattamenti invasivi». 
Testimonial dell'evento, Rosanna Banfi: «La prima volta alla Race ero nel pieno della malattia e la presenza delle altre donne in rosa mi ha dato forza. La manifestazione serve a dire 'Non siamo sole'». Entusiasta dell'iniziativa, il presidente del Coni Giovanni Malagò: «Prima eravamo fidanzati, adesso siamo sposati con la Race. In un mese in cui abbiamo tanti eventi sportivi, per i suoi valori questo è quello a cui teniamo di più».
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Maggio 2018, 08:42
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