Milano al top, ma è insicura. Roma recupera con la cultura

Milano al top, ma è insicura. Roma recupera con la cultura

di Nino Riva
Sorprese e conferme emergono dall’indagine annuale sulla vivibilità delle città italiane pubblicata da Il Sole 24 Ore. Per migliorare la valutazione, quest’anno si è passati da 42 a ben 90 indicatori, suddivisi in sei macro-categorie. Ma il risultato non cambia: Milano è prima per il secondo anno consecutivo, seguita da Bolzano e Trento. Conferma negativa invece per Caltanissetta, fanalino di coda della classifica per la quarta volta dal 1990, anno d’esordio dello studio. 

Ma per la Sicilia è un risultato negativo generale. Fra le ultime 10 posizioni figurano, infatti, anche Palermo (98° posto), Messina (100°), Trapani (101°), Agrigento (102°) ed Enna (104°). Buone notizie invece per altre grandi città che da Nord a Sud risalgono la china. Roma si piazza 18°, guadagnando tre posizioni rispetto al 2018. Balzo più evidente per Venezia e Parma, che entrano nella top 10 scalando (rispettivamente) 25 e 19 posizioni. Chiudono in positivo anche Cagliari (+24), Genova (+11), Firenze (+7), Napoli (+13) e Torino (+5). 

Roma guadagna un posto fra le migliori dieci solo in due categorie: Cultura e Tempo Libero (1° Rimini), Affari e Lavoro (1° Milano). Ma il capoluogo lombardo detiene anche un primato di cui non andar fieri: il più alto tasso di criminalità, misurato in numero di denunce. Non stupisce dunque l’ultima posizione di Milano in Giustizia e Sicurezza, dove 1° si attesta Oristano. Sul podio delle città più insicure compaiono anche Firenze (106°) e Roma (105°). In Ambiente e Servizi, la Sardegna riesce a piazzare tre province fra le prime dieci: Nuoro 4° (davanti a Milano), Sud Sardegna 8° e Cagliari 9°. 

In Demografia e Società è ancora il Nord a dominare, con le uniche eccezioni delle pugliesi Bari (10°) e Barletta-Andria-Trani (6°). Buoni risultati, non sufficienti però a cancellare l’evidente divario tra Nord e Sud, anche a livello regionale. Trentino Alto-Adige, Valle d’Aosta e Friuli Venezia-Giulia le più vivibili, all’estremo opposto Sicilia e Calabria. 

Selvaggia Lucarelli: «Milano è il top solo che l’aria è irrespirabile»



Selvaggia Lucarelli, giornalista: condivide la graduatoria che vede Milano prima per qualità della vita?

«Sì, Milano offre moltissimo dal punto di vista dei servizi e della vita culturale. È molto viva». 

Qual è il punto forte della città?
«Un progetto di riqualificazione che funziona e che non è limitato a solo centro storico, anzi. Se ci avessero detto prima che il bosco verticale sarebbe sorto in una zona come Isola, non ci avremmo creduto».

In cosa deve migliorare?
«Il problema vero di Milano è lo smog, l’aria a volte è irrespirabile. Forse ci vorrebbe una “Greta milanese” in campo». 

Si trasferirebbe a Roma?
«Sì, non è detto che in futuro non lo faccia. Soprattutto dal punto di vista professionale, sarebbe una città interessante da raccontare».

Federico Moccia: «Roma è unica per monumenti, bellezza e cucina»



Federico Moccia, ora in libreria con "La ragazza di Roma Nord": Roma nel 2018 è salita di tre posizioni, ha notato questo cambiamento?

«Sicuramente alcune zone hanno vissuto un miglioramento, ma per altre c’è ancora molto da fare».

Qual è la caratteristica migliore della Capitale?
«Il fatto che nelle diverse zone riescano a convivere l’antichità, come la bellezza monumentale dei Fori e la modernità di luoghi come l’Auditorium o il Ponte della musica». 

E invece il punto più critico?
«Sicuramente il traffico. Un incidente riesce a bloccare la viabilità dell’intera città». 

Si trasferirebbe a Milano?
«Ci vado spesso per lavoro, mi piace la sua natura di città europea. Vivere a Milano, perché no? Anche se ogni tanto dovrei tornare, perché amo troppo la cucina romana»
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Dicembre 2019, 17:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA