Si era iscritto all'università per conseguire una seconda laurea in fisica, ma non immaginava che un giorno la segreteria dell'ateneo lo avrebbe chiamato per la discussione. In tutti quegli anni, infatti, non era riuscito a sostenere alcun esame. La facoltà aveva commesso un errore e a potersi laureare non era lui, un professore dell'Università La Sapienza di Roma, ma un semplice omonimo che aveva studiato e terminato gli studi. Il professore è stato rinviato in giudizio con l’accusa di induzione in falsità ideologica.
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Secondo quanto riporta la Repubblica, i fatti risalgono al 2003.
Sul suo libretto c'erano soltanto i crediti informatici, per questo è apparso poco probabile che abbia segnalato il tutto e abbia accettato di ricevere la seconda laurea. La storia è finita alla ribalta sui giornali a distanza di anni
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Maggio 2022, 16:56
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