Pride a Roma, folla in piazza e slogan pro Ddl Zan: «​Vogliamo i nostri diritti». Manifestazione anche a Milano

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Centinaia di persone, tra cui moltissimi adolescenti, sono in piazza Vittorio, a Roma, per il Pride 2021 per i diritti Lgbt+. Tra gli slogan scanditi da un gruppo di giovanissimi che con i colori dell'arcobaleno ha improvvisato un palchetto, 'Vogliamo i nostri diritti', 'Ddl Zan', 'Libertà', ma anche «Vaticano vaff...'. 'Italia Stato laico, Vaticano Stato invasorè, recita un cartello. Al sit-in tra le varie sigle l'Arcigay, la Rete Rainbow e il Partito Gay con il candidato a sindaco di Roma Fabrizio Marrazzo.

 

Il Pride a Roma, gli slogan

Lo striscione d'apertura, ed anche lo slogan, del Roma Pride, in piazza Vittorio nel cuore del quartiere Esquilino, è «Orgoglio e Ostentazione», ma affiancato da molti che replicano alle obiezioni del Vaticano sul ddl Zan, tra cui: «Per la laicità dello Stato aboliamo il concordato». «Orgoglio - spiegano gli organizzatori - perché nessun momento di crisi può fermare la fierezza della comunità LGBTQIA+. Ostentazione perché nessun 'avversariò può tentare di 'normalizzarè le soggettività, le relazioni, i corpi della comunità. Il Roma Pride è ostentazione, è orgoglio, è lotta. Anche il documento politico di quest'anno si sofferma sulla necessità di trovare una nuova normalità, diversa da quella che sentiamo di aver perso per via della pandemia. Ritrovarsi vuol dire ritrovare gli spazi e renderli attraversabili e conoscibili. L'obiettivo di questo Pride è di poter riscrivere un mondo inclusivo, in cui la violenza, l'odio, l'oscurantismo siano solo un brutto sogno»

«E invece l'attualità, basti pensare al ddl Zan, ci porta di troppi anni indietro, anni in cui la nostra comunità era marginalizzata, isolata, giudicata. - afferma Claudio Mazzella, portavoce del Roma Pride - Sentiamo il dovere di ricordare che nessuno deve chiedere il permesso per determinare la propria vita.

La felicità è un diritto che non va scambiato per nessuna 'buona normà. Non possiamo più avere paura di vivere allo scoperto, non siamo più disposti a sacrificare la nostra dignità per avere in cambio pezzi di diritti, perché i diritti non possono essere merce di scambio. Per questo, non ci nascondiamo, per questo vogliamo tornare in piazza con 'orgoglio e ostentazione».

Milano Pride con Alessandro Zan

«È una manifestazione bellissima, una piazza piena di giovani e giovanissimi che chiedono finalmente all'Italia che venga riconosciuta la libertà di tutti i cittadini». Così Alessandro Zan, relatore della legge contro l'omotranfobia, commenta la piazza del Milano Pride. «Noi siamo un paese dell'Unione europea che ancora non si è dotato di una legge contro i crimini di odio. Questo è molto grave. Stiamo parlando di violenza, di discriminazione, di bullismo. Come ha fatto notare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella se qualcuno viene discriminato per la propria condizione personale cioè solo perché esiste, allora questo è un problema di violazione dei principi di uguaglianza», aggiunge. «L'Italia deve decidere se stare con i paesi più avanzati che tutelano i propri cittadini o scivolare rovinosamente verso quei paesi come l'Ungheria e la Polonia che stanno smantellando le libertà individuali e democratiche. L'Italia deve decidere di stare dalla parte dei diritti e non dalla parte delle discriminazioni», chiosa Zan.

 


Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Giugno 2021, 19:26
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