Roma, Pincio: vista sul degrado Il parco è abbandonato. L'ira dei visitatori
di Cristina Montagnaro
Per non farsi mancare nulla panchine distrutte, ed erba alta che arriva persino a coprire i busti dei grandi personaggi che popolano i viali alberati del giardino del Pincio. Allargando il tour, a piedi o in bicicletta, l'erba alta ha ormai coperto le aiuole che stentano a riconoscersi e la bella fontana ovale che raffigura una Venere è piena di melma e alghe e ha l'acqua verde. Degli uomini del servizio giardini nessuna traccia.
Attraversando la parte che collega Villa Borghese al Pincio i cestini dei rifiuti mancano e quelli che ci sono, stracolmi e addirittura vengono utilizzati tronchi recisi per abbandonare bottigliette di plastica e altra sporcizia. Tra i frequentatori del parco c'è chi come una coppia che fa jogging non è per nulla soddisfatta: «e' il polmone verde di Roma è un peccato come lo stiano rovinando alcune parti sono inaccessibili, perché piene di deiezioni canine e in altre la vegetazione è talmente alta, che non si riesce più a passare e se si cerca un bagno non c'è».
Camminando nel parco dei Daini, tra chi va in bici o corre si nota la vegetazione in sofferenza, l'erba alta che soffoca i viali e i marciapiedi, e i giardini all'italiana lì vicino appaiono secchi e fanno immaginare che al loro interno qualcuno si introduca di nascosto, lasciando anche rifiuti e cartacce. Anche la pavimentazione in alcuni tratti è divelta e risulta pericolosa soprattutto per gli anziani.
Migliaia i turisti che porteranno nei loro selfie e nelle loro fotografie l'immagine di un verde senza manutenzione, panchine rotte, rifiuti e fontane con l'acqua verde. Per fermare la piaga del degrado ci vuole un intervento immediato.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Maggio 2018, 08:19
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