Peste suina, a Roma scatta la zona rossa anti cinghiali: «Vietati pic-nic, cassonetti recintati»

Peste suina, a Roma scatta la zona rossa anti cinghiali: «Vietati pic-nic, cassonetti recintati»

Una zona rossa per contenere la peste suina: Nicola Zingaretti firma l'ordinanza della regione Lazio. Una area infetta provvisoria, con misure stringenti e divieti, e una zona di attenzione, per impedire il proliferare della malattia: previsti una sorveglianza rafforzata dei cinghiali, il campionamento e analisi di eventuali carcasse e il loro smaltimento in sicurezza. L'area sarà indicata da cartelli dove verrà vietato dare cibo agli animali, fare picnic, organizzare eventi.

Quello della peste suina è un «tema su cui mettiamo, anche in questo caso, la massima attenzione, in sintonia chiaramente con i territori che sono maggiormente coinvolti, e il sottosegretario Costa lo seguirà quotidianamente», ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. L'ordinanza nel Lazio è stata varata dopo la scoperta di un caso nel parco dell'Insugherata. Secondo le disposizioni regionali il comune di Roma dovrà quindi provvedere a recintare i cassonetti dei rifiuti, al fine di inibirne l'accesso ai cinghiali. Poi si attiveranno i controlli anche presso gli allevamenti di suini e animali che ricadono o sono limitrofi alla zona. Fuori dalla area infetta provvisoria viene inoltre identificata una «zona di attenzione».

La zona infetta al momento ha un'estensione di circa 5000 ettari e al suo interno sarebbero comprese diverse aree protette, tra cui una parte del Parco di Veio, una porzione appunto dell'Insugherata, poi l'intera superficie del Parco del Pineto e della riserva di Monte Mario. «Voglio essere chiara: la peste suina non coinvolge l'uomo», ha detto l'assessora M5s alla transizione ecologica della regione Lazio, Roberta Lombardi. «La malattia è molto virulenta, con tassi alti di mortalità e con una diffusione velocissima.

Per questo motivo nell'ordinanza - ha spiegato l'assessora -, secondo i dettami del commissario, si andranno a perimetrare le zone, dove è stato trovato l'animale moribondo, il caso zero, per evitare appunto che gli esseri umani, passando in quelle zone, possano essere veicoli di trasmissione».

In ogni caso nella Capitale i cinghiali stanno creando veri e propri danni al territorio, diventando anche un pericolo per i cittadini. «Una situazione inaccettabile e fuori controllo» secondo il presidente di Coldiretti Lazio David Granieri. L'ultima aggressione risale giorni fa con una donna ferita e ieri un esemplare è stato trovato a passeggiare nei giardini di piazza Verbano. Fratelli d'Italia ha annunciato un esposto in Procura «per reati omissivi in tema di sicurezza, decoro e salute». Dopo un tavolo tecnico è stato lo stesso Campidoglio a correre ai ripari, varando il piano anti cinghiali, con reti di contenimento interrate, interdizione delle zone di accesso e punti di prevenzione territoriale con pulizia continua dei rifiuti.

Un piano di selezione dei cinghiali è invocato poi dal sottosegretario Costa. «Credo e mi auguro che si possa fare anche una riflessione per togliere sensibilmente la popolazione dei cinghiali», ha detto. «Rispetto le sensibilità di tutti gli animalisti e ambientalisti ma siamo di fronte all'emergenza e deve essere affrontata con strumenti emergenziali, e pensare anche ad un piano di selezione per ridurre il numero della presenza dei cinghiali», ha sottolineato Costa che è delegato anche all'emergenza della peste suina.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Maggio 2022, 15:09
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