Pamela Mastropietro, a 5 anni dalla morte il dolore della mamma: «Non è stata ancora fatta giustizia»

«Ci stringiamo intorno ad Alessandra e, con lei, ricordiamo Pamela», ha detto il sacerdote sottolineando poi «senza furori vendicatori», l'esigenza di «verità che pretende assunzione di responsabilità»

Pamela Mastropietro, a 5 anni dalla morte il dolore della mamma: «Non è stata ancora fatta giustizia»

Sono passati cinque anni dalla morte di Pamela Mastropietro, la ragazza di 18 anni romana che dopo essersi allontanata da una comunità venne uccisa e i suoi resti - chiusi in due trolley - furono abbandonati a Pollenza, vicino a Macerata. La mamma Alessandra Verni, alla messa in suo ricordo, ha usato parole amare per ricordare la figlia: «Sono passati cinque anni e ancora non è stata fatta giustizia», ha detto. «Il Signore dice 'fidati di me': può sembrare difficile in alcuni momenti, ma è proprio nelle difficoltà e che il Signore si fa sentire ancora di più per farci rialzare incoraggiandoci a combattere per il bene comune. Io mi fido di Dio».

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Pamela Mastropietro, il dolore della mamma

Davanti all'altare una grande foto di Pamela Mastropietro sorridente e, insieme alla mamma Alessandra, tanti amici e parenti a ricordare la 18enne romana che, dopo essersi allontanata da una comunità di Corridonia (Macerata) fu uccisa e i suoi resti chiusi in due trolley, abbandonati lungo una strada a Pollenza. Sono passati esattamente cinque anni dalla morte e dell'orrore sul corpo della ragazza e una messa in suo ricordo si è svolta nella chiesa di Ognissanti in via Appia Nuova a Roma.

Tra i presenti anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la cittadina vaticana scomparsa a Roma nel 1983 all'età di 15 anni, e Sergio De Caprio, capitano Ultimo, in segno di solidarietà.

 

La messa e le parole del sacerdote

«Ci stringiamo intorno ad Alessandra e, con lei, ricordiamo Pamela», ha detto il sacerdote sottolineando poi «senza furori vendicatori», l'esigenza di «verità che pretende assunzione di responsabilità». «A volte davanti al cammino il Signore permette cose che ci lasciano attoniti e incapaci di comprendere, straziati: sembra non esserci un argine alla malvagità che può superare l'immaginazione. Questi sentimenti deve aver avuto Maria ai piedi della Croce e a lei vogliamo affidare Alessandra perché continui a sostenerla», ha detto poi il sacerdote durante l'omelia.

In mano agli amici palloncini bianchi e uno rosso a forma di cuore per ricordare la ragazza. La messa si è celebrata a meno di una settimana dalla nuova udienza, mercoledì scorso a Perugia, del processo bis a Innocent Oseghale, il nigeriano condannato in via definitiva per aver ucciso Pamela e per averla fatta a pezzi. Dopo la condanna in primo e secondo grado nei suoi confronti è invece ancora in corso un appello bis relativo alla sola violenza sessuale. E se quest'ultima dovesse cadere la pena per Oseghale potrebbe essere ricalcolata.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Gennaio 2023, 23:10
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