Il crollo parziale dell'edificio al civico 70 del lungotevere Flaminio a Roma nel 2016, si è risolto con tre condanne e una provvisionale da oltre mezzo milione di euro in favore delle parti civili. Il giudice monocratico della Capitale ha inflitto 2 anni a Massimo Canepa, legale rappresentante della società che provvedeva alla ristrutturazione e un anno al progettista Roberto Mattei e al titolare della ditta esecutrice dei lavori Pasquale Famà.
La sentenza
Nei confronti degli imputati, per i quali sono state riconosciute le attenuanti generiche, l'accusa era di crollo colposo.
Per i tre la pena è sospesa. I lavori di ristrutturazione del palazzo sono partiti solo lo scorso anno. La cifra stimata per rimettere in sesto l'immobile è 12 milioni di euro. Quella notte del 22 gennaio 2016 non c'erano state vittimi grazie all'inquilina del settimo piano che aveva sentito i primi scricchiolii e aveva dato l'allarme, consentendo a tutti di scappare in tempo.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Febbraio 2023, 15:37
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