Esecuzione a colpi di mannaia ad Ostia: in manette gli altri tre aggressori, guerra tra clan di narcotrafficanti
di Emilio Orlando
Aggressione a colpi di mannaia ad Ostia: forse un regolamento di conti
Subito dopo il tentato omicidio i carabinieri arrestarono Adolfo Ramos Hidalgo, un cileno pregiudicato per droga, che ancora sporco di sangue stava fuggendo verso via delle Piroghe. I detective del capitano Fabio Rosati, intervenuti sulla scena del crimine trovarono l' arma del delitto ancora sporca e con il sangue che colava lunto l' affilatissima e pesante lama. Le descrizioni e le testimonianze raccolte dagli investigatori hanno fatto si che il cerchio si stringesse anche attorno agli altri tre responsabili del tentato omicidio che sono stati identificati anche grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza presenti nella zona dell' aggressione. La faida sembra scoppiata dopo che le varie piazze di spaccio di Ostia, gestite storicamente dal clan criminale degli Spada e da quello dei Fasciani, sono state mana mano occupate dai pusher cileni, una volta manovalzanza delle famiglie malavitose di Ostia e che adesso stanno facendo il salto di qualità scavalcando i clan locali.
La malavita del litorale torna a sparare
Questa dinamica sembra essere la stessa in cui va ricercato il movente dei sei spari a scopo intimidatorio esplosi in via delle Ebridi dove si trova un comprensorio di case popolari dell'Ater diventato un quartier generale dello spaccio di droga che si trova alle propaggini di piazza Gasparri a Ostia Nuova. L' intimidazione sembra essere rivolta ad un affiliato del clan Spada finito in manette nel 2017 che una volta fuori dal carcere ha cercato di riprendersi la piazza di spaccio. Anche in quel contesto sembra essere in atto una pericolosa faida, che potrebbe portare a nuovi agguati tra clan sud americani e gli storici reggenti del narcotraffico lidense.
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 13:14
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