Dal cuore ai tumori, ecco gli ospedali di Roma dove curarsi all'avanguardia con macchinari e robot unici in Italia

Dal cuore ai tumori, ecco gli ospedali di Roma dove curarsi all'avanguardia con macchinari e robot unici in Italia

di Valentina Conti

C’è ed è davvero all’avanguardia il lato “buono” della sanità romana. Strumentazioni e tecniche di ultima generazione infatti potenziano reparti ultra moderni, in grado di fornire prestazioni di eccellenza. Anzi, spesso uniche in Italia. Prego, prendere nota: qui ci si può curare come da nessun’altra parte. Al top.


ANALISI DI DETTAGLIO. La nuova risonanza magnetica del Policlinico Umberto I consente di effettuare esami specifici, come l’imaging cardiaco e cerebrale. Macchinari “rivoluzionari” pure agli Ifo Istituti Regina Elena e San Gallicano, nei quali sono stati inaugurati due sistemi di Pet/Ct completamente digitali. Una Tac che riesce a catturare immagini del cuore nel tempo di un battito è una delle new entry hi-tech del parco macchine dell’Irccs San Raffaele. 


ROBOTICA ORTOPEDICA. Il Cto Alesini è in prima linea per l’applicazione di un sistema robotico ortopedico per gli interventi di protesi ad anca e ginocchio: l’unico da Firenze in giù. L’equipe, guidata dal dottor Fabio Rodia, direttore della Uoc Ortopedia e Traumatologia, ha permesso di mettere a punto planning accurati, dando la possibilità di poter eseguire interventi con una precisione millimetrica, riducendo i rischi per i pazienti.

Nel triennio 2019-2022, all’ospedale San Carlo di Nancy, sono stati attuati quasi 500 interventi con il robot Navio.


FRONTIERE VISIVE. Lo scorso settembre, al San Giovanni Addolorata, è stato impiantato un microchip capace di ridare la vista a chi l’ha persa con l’età. Il primo intervento portato a termine in Italia, per mano del dottor Marco Pileri, responsabile dell’Uosd di Chirurgia vitreoretinica, nell’ambito del progetto per combattere la maculopatia atrofica. 


CUORE IN 3D. La Cardiologia dell’ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina è la prima nel Lazio ad adoperare una innovativa tecnologia tridimensionale per intervenire in modo più mirato sulla fibrillazione atriale. 


HUGO E DA VINCI. A marzo, per la prima volta in Europa, presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, è stato effettuato un intervento di chirurgia ginecologica con Hugo, nuovo sistema di chirurgica robot-assistita. E al Sant’Eugenio, il primario chirurgo, professor Massimo Carlini, ha asportato un tumore allo stomaco tramite l’uso del robot Da Vinci (entrambi utilizzati anche in altri nosocomi). 


TRAUMI. Al San Camillo è arrivata una terapia mininvasiva per il trattamento delle cisti e delle fistole sacro-coccigee. All’ospedale pediatrico Bambino Gesù, invece, per la prima volta a casa nostra, l’atresia esofagea nei neonati è stata curata con i magneti.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Gennaio 2023, 08:59
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