Ordinanza anti-alcol a Roma, ricorsi e flashmob contro la decisione della Raggi

Ordinanza anti-alcol a Roma, ricorsi e flashmob contro la decisione della Raggi

di Paola Lo Mele
Ricorsi in arrivo per l'ordinanza anti-alcol firmata nei giorni scorsi dalla sindaca di Roma. In prima fila tra gli scontenti Claudio Pica, presidente dell'Associazione esercenti pubblici esercizi di Roma (Aeper) che ieri ha annunciato: «I nostri avvocati stanno predisponendo un ricorso al Tar a cui partecipano tutte le associazioni coinvolte nella Confesercenti. Sarà presentata tra domani (oggi, ndr) e martedì. Si stanno muovendo in tal senso anche altri singoli operatori».

Secondo gli oppositori dell'ordinanza «non vi era alcun carattere di urgenza per movida violenta negli ultimi mesi a Roma» e «si determina una concorrenza sleale tra gli stessi operatori, con la cosiddetta transumanza alcolica - le parole di Pica - Inoltre, dai primi giorni di applicazione ci sembra evidente come l'ordinanza di Raggi di fatto non venga applicata, in quanto gli abusivi continuano a vendere alcol per strada e i consumatori a consumarlo».

Da parte loro, i vigili hanno dato conto dei primi controlli sul territorio per verificare l'applicazione dei divieti alcolici. Venerdì sera gli agenti impiegati in centro, circa 25, hanno constatato che ben il 65% dei locali monitorati non aveva esposto i cartelli multilingue con le norme dell'ordinanza e molti consumatori erano proprio ignari della sua esistenza. Sabato le multe elevate sono state 37. In due giorni i controlli fatti sono stati oltre 500, con la polizia locale che ha promesso «la massima copertura, soprattutto nelle aree interessate dalla movida serale».

«Roma è di tutti e dobbiamo rispettarla - ha scritto sul sito del Comune Virginia Raggi - Divertimento e tempo libero nel corso dell'estate devono essere abbinati a sicurezza e rispetto del decoro e della quiete». Queste le regole: nelle zone più esposte della movida, fino al 31 ottobre è vietato bere alcolici per strada, in contenitori di vetro, dalle ore 22. Dalle 24 è vietato bere alcolici all'aperto o somministrarne per l'asporto. Dalle ore 2 gli esercenti non possono più vendere o somministrare bevande alcoliche in qualsiasi modalità. Le sanzioni previste vanno dai 150 euro per i consumatori ai 280 euro per i commercianti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Luglio 2017, 09:41
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