Teatro dell'Opera di Roma: arriva Daniele Gatti e la tradizione diventa attualità

Il nuovo direttore artistico dell'Opera di Roma, Daniele Gatti, si presenta allal città
Opera lirica e balletto riletti in chiave contemporanea per arrivare ad un pubblico sempre più trasversale, perché, in fin dei conti, questa peculiare tradizione italiana ha grande valore educativo e forte potere di stimolo intellettuale. In tutto il mondo, ma ancora meglio se a stretto contatto con il territorio, cittadino e nazionale. Ecco la sintesi - tra le parole della Sindaca Virginia Raggi e quelle del direttore artistico Alessio Vlad - della nuova stagione del Teatro dell'Opera di Roma, presentata oggi, 19 giugno.

Una ricetta che ha ben funzionato: «La stagione passata si chiude con un incasso da  biglietteria di 15 milioni di euro - ha spiegato il sovrintendente Carlo Fuortes - Cifra quasi raddoppiata rispetto al 2014 che ne segnava 7,5». E il 2014 è l'anno di inizio del suo mandato, che scadrà a marzo dell'anno prossimo, con ottime probabilità di rinnovo in reciproco favore; Fuortes e la Raggi se lo sono già "detti" - attraverso note ufficiali - qualche giorno fa, quando lui era papabile per la direzione della Scala di Milano.

La floridezza economica, oltre alla riconferma di Acea e all'arrivo della Camera di Commercio (con un milione di euro) come nuovo socio della Fondazione del Teatro dell'Opera, non sono secondarie: «Ci consente di erogare finalmente i premi di produzione ai dipendenti» ha sottolineato Fuortes. Premi sospesi da qualche anno e motivo di forte attrito tra maestranze e sovrintendente. Il quale,  anche oggi - e nonostante i personali complimenti pubblici uniti a quelli del direttore generale Spettacolo del Mibac, Onofrio Cutaia - ha incassato la protesta dei sindacati e la richiesta di non rinnovo in carica: «Il raddoppio della biglietteria non esiste, è un venti per cento in più a fronte di un aumento abnorme della produzione, non c'è nessun miracolo» ha chiosato Massimiliano Fiorini, della Fials Cisal. La Sindaca ha promesso un tavolo comune molto presto

Un incoraggiamento al manager Fuortes arriva invece dalla Corte dei Conti che ha incluso il Teatro dell'Opera di Roma tra le fondazioni liriche virtuose, quelle che stanno dando "segnali incoraggianti" riguardo la risistemazione dei bilanci e la gestione.

LA STAGIONE  Il compito di rileggere la tradizione in chiave moderna spetterà per primo a Daniele Gatti, che inaugura la stagione, il 10 dicembre, con  Les vêpres siciliennes - regia di Valentina Carrasco, con Roberto Frontali, Dario Russo e Roberta Mantegna - e, al contempo, debutta come nuovo direttore musicale del Teatro. Gatti dirigerà altre tre opere: I Capuleti e i Montecchi di Bellini con regia di Denis Krief (dal 23 gennaio al 6 febbraio) e due lavori di Stravinsky, The Rakes Progress/la carriera di un libertino con regia di Graham Vick (dal 18 al 29 ottobre ad esclusione di 23 e 24 ottobre) ed Oedipus Rex in forma di concerto (23 e 24 ottobre).

Ai Weiwei, uno dei più grandi artisti contemporanei, è l'altra novità di stagione: si cimenterà per la prima volta con una regia teatrale (anche scene e costumi), la Turandot di Puccini, un titolo molto amato (dal 25 marzo al 5 aprile) che avrà come direttore Alejo Pérez.

Tra i debutti, quello della Kát’a Kabanová, che Leoš Janáček terminò nel 1922. L’opera sarà presentata per la prima volta a Roma in un nuovo allestimento in coproduzione con la Royal Opera House di Londra, diretta da David Robertson, con la regia di Richard Jones  (dal 19 al 28 aprile). Alla fine di maggio arriverà, per la prima volta alla testa dell'Orchestra del Teatro, il maestro Myung-whun Chung: dirigerà la Messa da Requiem di Verdi.
 
Poi sarà in scena a febbraio (dal 18 al 29) l’Evgenij Onegin di Čaikovskij diretto da James Conlon; a maggio (dal 22 al 31) tornerà un’opera del giovane Verdi, Luisa Miller, affidata alla regia di Damiano Michieletto; Dal 13 al 25 giugno arriverà la Carmen, diretta da Bertrand de Billy (al suo debutto all’Opera) con la regia di Emilio Sagi.

Due produzioni evergreen del Teatro dell’Opera di Roma incorniceranno l’inizio e la fine della stagione. In dicembre si alterneranno cinque recite di Tosca, nella versione 1900 della prima assoluta dell’opera, curata da Alessandro Talevi e diretta da Pier Giorgio Morandi. A novembre 2020 sarà in scena La traviata con la regia di Sofia Coppola, i costumi di Valentino, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, le scene di Nathan Crowley. 

BALLETTO la nuova stagione  si compone di 5 spettacoli: la ripresa de Il lago dei cigni di Benjamin Pech da Marius Petipa e Lev Ivanov; una serata celebrativa dedicata all’innovatore Jerome Robbins con tre camei Glass Pieces, In the Night, The Concert; la nuova creazione de Il Corsaro affidata a José Carlos Martínez; il trittico Suite en blanc/Serenade/Bolero opere di Lifar, Balanchine, Pastor; e un grande classico del repertorio moderno Notre-Dame de Paris del geniale Roland Petit.

CARACALLA oltre a numerosi Extra che saranno annunciati, i titoli in programma saranno l’Aida verdiana, diretta da Jordi Bernàcer con la regia di Denis Krief, che andrà da giovedì 4 luglio e Il barbiere di Siviglia con la regia (2016) di Lorenzo Mariani e diretto da Stefano Montanari. Lo stesso direttore sarà sul podio anche per La vedova allegra di Franz Lehár modificata dal regista Damiano Michieletto per gli spazi più ampi di Caracalla. In scena ci sarà anche un balletto, Serata Gershwin diretta da Gareth Valentine con le coreografie di Derek Deane, intitolata Strictly Gershwin.

DEDICATO AI GIOVANI  Con lo slogan “Vietato ai maggiori di 26 anni”, alle prove generali potranno accedere coloro che non hanno ancora compiuto i 26 anni pagando solo 15 euro. Inoltre con l’iniziativa “Last minute” per alcune serate (a discrezione della Direzione) è prevista la riduzione del 25% sul prezzo dei biglietti in vendita, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

OPERACAMION L'ormai famoso camion attrezzato raggiungerà gratuitamente un grandissimo numero di spettatori. Due i titoli previsti: Tosca, l’opera romana per eccellenza e L’opera da tre soldi di Brecht e Weill con la regia di Fabio Cherstich.

LEZIONI D'OPERA Tenute da Giovanni Bietti per ricostruire ogni volta gli elementi specifici di ogni produzione operistica.

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Giugno 2019, 20:52
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