A trenta mesi dall’efferato omicidio di Luca Sacchi, ucciso alla Caffarella la sera del 23 ottobre del 2019, la sentenza è arrivata dopo dieci ore di camera di consiglio. Quattro le condanne emesse dalla prima Corte d’ Assise del Tribunale di Roma; 27 anni inflitti a Valerio Del Grosso (l’esecutore materiale del delitto), 25 a Paolo Pirino e Marcello De Propris (considerato colui che fornì l’arma all’assassino), mentre a tre anni (per spaccio di droga) è stata condannata Anastasiya Kylemnyk, allora fidanzata della vittima. I giudici hanno invece assolto Armando De Propris che era accusato di aver detenuto la pistola. Per l’omicidio del personal trainer, il pubblico ministero Giulia Giuccione aveva chiesto l’ergastolo per Valerio Del Grosso ed una condanna a 30 per Paolo Pirino e per Marcello De Propris.
Dalle indagini, quella che inizialmente sembrava una rapina casuale, emerse che degenerò in omicidio nell’ambito di una trattativa tra Princi, amico di Sacchi già condannato a quattro anni e quattro mesi per narcotraffico, e un gruppo di spacciatori di San Basilio.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Marzo 2022, 09:08
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