Roma, ragazzo ucciso per pochi euro: i carabinieri fermano il suocero

Video
Un giovane di 25 anni, Alberto Delfini originario di Tivoli e residente a Castel Madama, è stato ucciso nella notte in un'area di campagna a Castel Madama, vicino a Roma. Il giovane presentava una ferita d'arma da fuoco al collo. Il suocero, Domenico Nardoni, 46 anni, avrebbe confessato di aver sparato per il piccolo debito (60 euro), dopo una lite nata nella notte in una zona di campagna. E' stato il suocero a chiamare i carabinieri dopo aver ripulito i luoghi e essersi creato un alibi per sviare la indagini. Sentito per tutta la mattina dai carabinieri, alla presenza del Pm Luigi Pacifici, ha poi ammesso le sue responsabilità parlando di una «lite» nata all'improvviso per il piccolo debito. L'uomo ha preso l'arma - un fucile semi automatico risultato rubato - ed ha sparato al collo del ragazzzo, morto quasi subito.    
 
Sul posto i carabinieri della Compagnia di Tivoli e del nucleo investigativo di Frascati che hanno ascoltato per tutta la mattina e nel pomeriggio alcune persone in Procura, a Tivoli, per ricostruire con esattezza l'accaduto. 
 

Il corpo è stato trovato alle 23 all'altezza di via Vicovaro, sopra il fiume Aniene, in piena campagna, zona accessibile percorrendo una strada bianca che costeggia il fiume e passa sotto l'autostrada 24. Il corpo è stato trovato dopo la telefonata al 112 del suocero. La vittima lascia la giovane compagna e un bambino di 5 mesi. Alberto Delfini, di professione cameriere, aveva lavorato in una pizzeria di Castel Madama con mansioni nella cucina e viveva con la compagna nella stessa casa del suocero. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Maggio 2018, 18:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA