Arsenale scoperto a Roma, l'ombra dei Casamonica e il giallo del legame con i due omicidi del Quadraro

La polizia è sulle tracce del killer che ha ucciso a colpi di pistola, Luigi Finizio e Andrea Fiore al Quadraro. Dietro le due esecuzioni ci sarebbe un regolamento agli affari criminali

Arsenale scoperto a Roma, l'ombra dei Casamonica e il giallo del legame con i due omicidi del Quadraro

di Emilio Orlando

Il clan Casamonica dietro l'arsenale scoperto a Pietralata dalla polizia, ma all'appello manca ancora l'esecutore materiale dei due delitti, che è ricercato. Le armi ritrovate nel deposito al Tiburtino e “sorvegliate”, da un uomo finito in manette, apparterrebbero, secondo gli investigatori, al killer che la notte tra domenica e lunedì ha ucciso il carrozziere Andrea Fiore.

Sull'identità del cinquantenne arrestato, gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo, ma risulta essere un sodale del clan sinti dei Casamonica. Nell'ordinanza di custodia cautelare, notificata a Daniele Viti, fermato dalla squadra mobile perché considerato il presunto complice del sicario, viene indicato anche il nome del sospettato dei due omicidi del Quadraro, tra cui anche quello di Luigi Finizio, avvenuto al distributore di benzina di via dei Ciceri a metà marzo. I due delitti, secondo la ricostruzione della direzione distrettuale antimafia, che ha avocato a se anche l'inchiesta dell'omicidio di Andrea Fiore, sarebbero collegati da un filo conduttore che li unisce, dove Daniele Viti sarebbe l'uomo “cerniera”, ma che ha indicato il punto esatto dove era nascosto l'arsenale.

Omicidio al Quadraro, fermato un possibile complice dei killer: è un 43enne di Veroli

Clan Casamonica, allarme dell'Antimafia: gli affari illeciti si sono spostati nella provincia romana

I magistrati del pool che indagano sugli ultimi fatti di sangue, compreso quello avvenuto in via Selmi a Pietralata, dove venne ucciso, il 9 marzo, il trentatreenne romeno Stefan Mihai, su cui indagano i carabinieri nel nucleo investigativo di via In Selci, ha disposto l'esame balistico sulle armi sequestrate per verificare se hanno “firmato” altri omicidi e gambizzazioni avvenute in Città negli ultimi tempi. Il fucile calibro 12 a canna mozzata, la pistola mitragliatrice calibro 7.65, e le nove rivoltelle di vario calibro tutte complete di munizionamento nuovo di zecca e di silenziatore artigianale, potrebbero essere state usate in passato e potrebbero "riscrivere" delitti fino ad ora insoluti. Sembra escluso, almeno per il momento che il ritrovamento sia collegato, seppure avvenuto a poca distanza dalla scena del crimine, all'omicidio Mihai. Sullo sfondo dell'intera vicenda, sembrebbe avere avuto il suo peso la scarcerazione di Roberto Spada, tornato in libertà ad Ostia


Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Marzo 2023, 20:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA