Roma, neonati in crisi d'astinenza, l'allarme dei medici: «Quattro casi solo a Roma, molti altri in tutta Italia»

Neonati in crisi d'astinenza, l'allarme dei medici: «Quattro casi solo a Roma, molti altri in tutta Italia»
Neonati, figli di genitori tossicodipendenti, che già dopo pochi giorni di vita iniziano ad accusare crisi d'astinenza: un'emergenza nazionale, quella lanciata dai medici, dopo un boom di casi in tutta Italia. Il caso di neonati positivi alla cocaina e alle prese con le crisi d'astinenza è una delle drammatiche conseguenze della grande diffusione della droga, la cui assunzione non si arresta nemmeno durante la gravidanza.

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Quattro casi si registrano al policlinico Casilino di Roma (sono tutti ricoverati nello stesso reparto); all'ospedale Misericordia di Grosseto due bambini negli ultimi 15 giorni sono nati positivi alla cocaina; a Milano nell'ultimo mese trattati in ospedale sei neonati in crisi di astinenza da cocaina, cannabinoidi o metadone, e altri casi in città diverse. Piermichele Paolillo, primario di neonatologia del policlinico Casilino, si legge in un articolo di Repubblica, afferma: «ci capiteranno una ventina di casi ogni anno di bambini positivi alle sostanze stupefacenti, con picchi di ricoveri come in questo momento». 

Nelle maternità dei grandi ospedali italiani, come Careggi a Firenze, capitano almeno una decina di casi l'anno. «Di solito - spiega Paolillo - capita che qualcosa non ci quadri nella mamma o nel padre. Se abbiamo sospetti chiediamo un esame delle urine. Si trovano cocaina, metadone oppiacei. Così si avvia un percorso che può portare a una segnalazione al tribunale dei minori che fa partire l'iter per nominare un tutore». Il neonatologo spiega che di solito i bambini con questi problemi «all'inizio stanno bene, la sindrome di astinenza neonatale inizia dopo un pò. Il bambino diventa agitato, irritabile e bisogna usare barbiturici per sedarlo».
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Novembre 2019, 20:52
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