Con l'artista Natino Chirico, Fellini è da esportazione: mostra-performance in Argentina

Natino Chirico in Argentina con la mostra-performance su Fellini a cura di Miriam Castelnuovo

di Stefania Cigarini
Un amore "da esportazione" per il cinema e per Fellini in particolare. L'artista reggino Natino Chirico è stato protagonista di una tripla performance creativa in Argentina. Il Maestro ha proposto - nell’ambito della Giornata del contemporaneo - un evento, curato da Miriam Castelnuovo, dal titolo "Dedicato a Federico Fellini" ospitato rispettivamente al MACLA/Museo de arte contemporáneo latinoamericano di La Plata (25 ottobre); al Museo Castagnino di Rosario (29 ottobre) ed infine alla sala Roma dell'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires (Argentina) diretto da Donatella Cannova (il 31 ottobre).
 
 

L'azione performativa è stata concepita in due momenti: quello iniziale, in cui il Maestro ha preparato il fondo della tela e la seconda  durante la quale ha completato la propria opera con una serie di interventi sulla tela. L'opera è poi stata completata dall’installazione della sagoma di Fellini preparata da Chirico e dall'audiovisivo di accompagnamento. Il maestro ha donato le opere realizzate in occasione di ogni evento alla sede che ha ospitato la sua performance. Queste opere, ed altre tematiche portate dall'Italia, fanno invece parte di una mostra - ospitata Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires dal 1 novembre al 20 dicembre - propedeutica alle celebrazioni del centenario di nascita del grande regista italiano (il 20 gennaio 2020).
 

Chirico ricorda con emozione l'esperienza argentina: «In queste situazioni si crea una grande empatia con il pubblico, si sviluppa un sentimento che non esito a definire amore, un sentimento che crea energia, benessere, positività, crea quello di cui abbiamo bisogno. All'opposto dell'egoismo. Durante le mie performance ho cercato lo scambio diretto con il pubblico».

Uno scambio che ha toccato corde molto personali per l'artista: «A Rosario vivono 170mila italiani, non ho potuto non pensare a mio nonno emigrante, partito per Filadelfia con la nave. E' un tema che noi viviamo fortemente e in doppia battuta, da italiani emigrati o parenti di emigranti e da popolo che affronta il dramma delle migrazioni altrui. Un tema che ha più chiavi di letture, punti di vista che rifletto tutti nel mio lavoro».

La scelta di Fellini è chiara: «Un regista fortemente legato alla tematica del sogno. Io ho avuto la fortuna di nascere povero - spiega Chirico - e i poveri possono fare poche cose, una di queste è sognare, perché sognare non costa nulla. Io l'ho fatto, rispetto ad un destino che sembrava già costituito, non mi sono mai sentito sconfitto, ho sempre sognato e ho vinto, un sogno era anche andare in Argentina ed è accaduto. Io vi invito a sognare, sognate e sappiate che in qualche caso, non raro, i sogni si avverano».

Particolare - e particolarmente apprezzato dal pubblico - il metodo della performance creativa: «Perché l'opera non è fine a se stessa, ma deve parlare a chi la guarda - spiega la curatrice Miriam Castelnuovo - e in questo caso il pubblico ha potuto seguirne la genesi e, fatto non frequente, parlarne con l'artista. E con un artista così generoso come Chirico. Pubblico e artista si sono scambiati, restituiti e ricambiati arte ed emozioni, interpretazioni personali e ricordi. Uno scambio facilitato dalla poetica di Fellini, i suoi film sono pieni di "caratteri", che riflettono vari aspetti del caratteri di Chirico, ma anche di molti di noi, quindi dei presenti. Abbiamo davvero avuto sensazioni forti, durante ogni incontro. Si tratta di opere "con i sottotitoli", arricchite da grandi contenuti».

La Giornata del Contemporaneo, iniziativa che fino a due anni fa era italiana, dal 2018 è diventata internazionale, sostenuta da AMACI/Associazione dei musei d'arte contemporanea italiani, dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura e le Ambasciate.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Novembre 2019, 18:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA