Morto Robert Wirth, “Never give up" era il suo comandamento. L'Hassler il tempio dell'albergatoria mondiale

Morto Robert Wirth, “Never give up" era il suo comandamento. L'Hassler il tempio dell'albergatoria mondiale

di Corrado Ruggeri

E’ vissuto seguendo un comandamento semplice e difficilissimo: “Never give up”, non arrenderti mai. Il suo cuore si è arreso ieri mattina, una settimana dopo il compleanno. Roberto Wirth aveva 72 anni, ma a vederlo e a conoscerlo bene comunicava l’entusiasmo e la forza di un ragazzino. E il fascino di un uomo sempre elegante e sorridente. Ha guidato il suo albergo “la mia signora”, come amava chiamarlo, con sapienza e senza mai una distrazione. L’Hassler è il tempio dell’albergatoria mondiale, mai nessun dettaglio fuori posto, perché lui controllava sempre tutto, con maniacale attenzione: severo con i suoi e con se stesso, preoccupato di particolari che ad altri sarebbero sembrati insignificanti ma che per lui erano essenziali. Ogni mattina cambiava posto a una delle tartarughe che formano la sua enorme collezione: era il modo simpatico e scaramantico di avviare la giornata.

Le tartarughe sono state le sue compagne di vita: “Vanno piano, ma arrivano sempre fino a in fondo” diceva. E allora le tartarughe di cioccolato servite con il caffè, i gemelli a forma di tartaruga, perfino un grande puff comprato in Oriente, con quella forma simpatica e il collo lungo.

E’ stato un grande, coraggioso come pochi, anche nello svelare le sue intimità in un libro che abbiamo scritto insieme, “Il silenzio è stato il mio primo compagno di giochi”.

Un successo editoriale, nel quale ha raccontato se stesso, non senza sofferenza: la sua famiglia, il rapporto d’amore ma anche complesso con i genitori, l’orgoglio per i gemelli, Roberto jr e Veruscha, ai quali ora spetterà il compito di proseguire la sua opera. E poi il mondo dei sordi, ai quale era legatissimo: “Ai sordi è consentito fare tutto – diceva - tranne che sentire”. Non voleva che venissero chiamati “non udenti”, non gli piacevano le facili concessioni al politicamente corretto.

Il mondo lo piangerà, da capi di Stato a Re, a star e donne ed uomini di cultura. Noi ci uniamo al dolore dei molti, perché Roberto resterà in tutti i nostri cuori.


Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Giugno 2022, 19:06
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