Morto Achille Lollo, aveva 70 anni: fu uno degli autori del «rogo di Primavalle»

Morto Achille Lollo, aveva 70 anni: fu uno degli autori del «rogo di Primavalle»

È morto ieri in ospedale a Bracciano Achille Lollo, uno dei tre condannati per il Rogo di Primavalle. Con altri due militanti di Potere Operaio, Marino Clavo e Manlio Grillo, che poi si diedero alla latitanza, la notte tra il 15 e il 16 aprile 1973, Lollo diede fuoco alla porta dell'appartamento di Mario Mattei, all'epoca segretario della sezione «Giarabub» di Primavalle del Msi, causando la morte di due dei quattro figli di Mattei, Stefano e Virgilio, di 8 e 22 anni. 

A dare notizia della morte è stato il blog di Ugo Tassinari, ricercatore storico, giornalista e scrittore con un passato nella sinistra extraparlamentare, esperto di terrorismo e anni di piombo. Scappato in Brasile con l'aiuto del Soccorso rosso dopo la condanna in primo grado, Lollo era rientrato in Italia nel 2010, alcuni anni dopo la prescrizione della sua condanna a 18 anni. «È inutile commentare la morte di un assassino. Provo però del dispiacere perché si è portato molte verità scomode nella tomba», ha detto all'Adnkronos Giampaolo Mattei, il fratello di Virgilio e Stefano.

Il rogo di Primavalle

È il 16 aprile 1973. Sono le 3.20 di lunedì quando, nel quartiere romano di Primavalle, in via Bernardo di Bibbiena numero 33, lotto 15, scala D, terzo piano, un gruppo di giovani di Potere Operaio lascia davanti alla porta di un appartamento una tanica di benzina con un innesco artigianale. Attivano la miccia e fuggono via. Qualche secondo e poi lo scoppio, potentissimo. La porta è avvolta dalle fiamme, che nel giro di qualche minuto si estendono a tutta la casa.

È l'appartamento di un ex netturbino, Mario Mattei, che all'epoca aveva 48 anni, segretario della sezione 'Giarabub' del Msi, Movimento sociale italiano, in via Svampa.

Ha sei figli: quando si accorge dell'incendio, si getta giù da un balcone. La moglie Anna e i due figli più piccoli, Antonella di 9 anni e Giampaolo di soli 3 anni, riescono a fuggire dalla porta principale quando il fuoco comincia a diffondersi.

Lucia di 15 anni grazie al padre si cala nel balconcino del secondo piano e da lì si butta, presa al volo da Mattei già a terra nonostante le ustioni sul corpo. Silvia, 19 anni, si getta dalla veranda della cucina: batte la testa sulla ringhiera del secondo piano, la schiena sul tubo del gas, viene trattenuta per qualche istante dai fili del bucato e quindi finisce sul marciapiede del cortile riportando la frattura di due costole e tre vertebre. Gli altri due figli, Virgilio di 22 anni, militante missino dei Volontari Nazionali, e il fratellino Stefano di 8 anni, invece, non riescono a gettarsi dalla finestra per scampare alle fiamme. Intrappolati, riescono ad affacciarsi e provano a chiedere aiuto.

Alcune foto dell'epoca ritraggono Virgilio proprio mentre, completamente annerito e con il volto già devastato dalle fiamme, cerca di gridare aiuto. Muoiono bruciati vivi nel giro di pochi minuti. I vigili del fuoco li trovano carbonizzati e abbracciati vicino alla finestra che non erano riusciti a scavalcare. Per la strage di Primavalle Achille Lollo, morto ieri a Trevignano Romano, viene condannato con Marino Clavio e Manlio Grillo a 18 anni di reclusione, condanna poi prescritta avendo i tre evitato l'arresto fuggendo all'estero: Clavo e Grillo prima del processo e Lollo dopo il I grado, quando, in attesa dell'appello, viene rilasciato.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Agosto 2021, 14:56
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