Mobilità, il piano M5S: multe agli autisti che telefonano troppo e più mezzi in strada

Mobilità, il piano M5S: multe agli autisti che telefonano troppo e più mezzi in strada

di Paola Lo Mele
Occhio alle telefonate per gli autisti dell'Atac. Se fatte in servizio per questioni private e per troppo tempo possono comportare multe e richiami disciplinari.

A spiegarlo ieri in commissione è stato il responsabile del servizio di superficie Alessandro Cafarelli, che ha detto: «L'uso del cellulare durante la guida, anche con l'auricolare, abbassa il grado di attenzione. Ci sono studi che lo dimostrano. È previsto un cellulare di servizio per gli autisti, da usare con l'auricolare, per le comunicazioni da e con la centrale operativa. Ma è evidente che l'uso del telefono, anche con gli auricolari, durante la guida per lunghe chiacchierate private non è consentito. Quindi chi viene preso in flagranza sarà sanzionato ed previsto il ritiro del cellulare, sia di servizio ma anche personale, in caso di incidente. Procederemo con una campagna informativa massiva per tutti i conducenti», l'annuncio.

La riunione è stata l'occasione anche per fare il punto sul numero di mezzi in circolazione ogni giorno a Roma. «Nonostante le difficoltà il servizio tiene - ha detto il presidente Enrico Stefano (M5S) -. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno escono circa 200 bus e tram in più ogni mattina. Si è passati da quota 1150 a 1350 circa grazie agli sforzi su ricambi e personale fatti dall'azienda». Capitolo a parte la riorganizzazione dei bus notturni che potrebbe concretizzarsi entro l'inizio dell'anno prossimo. Per una serie di linee si prevede di ritardare l'ultima partenza, per altri di riorganizzare il percorso «in base alle esigenze dei cittadini - ha sottolineato il pentastellato -. Vogliamo servire anche alcuni quartiere che oggi non lo sono come Ponte di Nona, Porta di Roma e Castelverde».

Mentre procede l'iter per il concordato preventivo per Atac (un procedimento su cui dovranno esprimersi creditori e Tribunale e che continua a preoccupare alcuni rappresentanti sindacali) ieri l'assessore ai Trasporti Linda Meleo, ai microfoni di Radio Roma Capitale, ha spiegato che si pensa alla dismissione
«per una parte di patrimonio immobiliare aziendale inutilizzato» dicendosi molto convinta che con il concordato si possano raggiungere risultati importanti. Sulla metro C la responsabile alla mobilità della giunta Raggi ha fatto sapere che l'apertura della stazione San Giovanni prevista a fine anno potrebbe slittare a gennaio. «Vogliamo investire fortemente sul ferro e stiamo già lavorando sulla progettazione del prolungamento della linea C oltre i Fori Imperiali», le sue parole. Al project review della terza linea metropolitana di Roma l'assessorato è a lavoro con il ministero delle Infrastrutture. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Settembre 2017, 09:42
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