Milo Rau, la sua Resurrezione porta in scena migranti, disoccupati e il Cristo nero

Milo Rau, la sua Resurrezione porta in scena migranti al teatro Argentina di Roma

di Elena Benelli
Acclamato innovatore del teatro d'avanguardia internazionale, ecco Milo Rau con La rivolta della dignità - Resurrezione, penultima tappa del progetto che da Matera/Gerusalemme arriva a Roma/Capitale del Cristianesimo per inscenare Un Nuovo Vangelo con protagonista un Gesù nero - l’attivista politico Yvan Sagnet) - ed un cast di rifugiati, richiedenti asilo, migranti, disoccupati, protagonisti di una umanità dolente e ai margini della società. Un Nuovo Vangelo, altrettanto politico, teatrale e cinematografico, per «un manifesto di solidarietà con i più poveri» messo in scena - oltre che da Sagnet - da Yussif Bamba, Vito Castoro, Marie Antoniette Eyango, Papa Latyr Faye, Samuel Jacobs, Kadir Alhaji Nasir, Mbaye Ndiaye, Anthony Nwachukwu, Jeremiah Akhere Ogbeide, Mohammed Souleiman, Ali Soumaila
 
 


Un evento teatrale/cinematografico/politico che fa i conti con l'immigrazione, il caporalato, il capitalismo sregolato, lo sfruttamento il lavoro nero del Sud Italia: «A Roma Gesù risorge in un evento pubblico in un teatro nazionale – commenta Milo Rau – dove risorgere significa affermare la dignità di essere umano contro lo sfruttamento del lavoro, l’immigrazione e il capitalismo sregolato». Lo spettacolo rappresenta l'evento di punta in apertura di Stagione del Teatro di Roma. 

Scenario di partenza dell’operazione la città dei grandi film su Gesù, da Pasolini a Gibson, Matera, e che il regista sceglie per avviare questo lavoro ambientato nella “periferia meridionale d’Europa e centro del Mediterraneo”, dove profughi africani impegnati nella raccolta agricola e piccoli contadini resi disoccupati lottano per sopravvivere. Da Matera Capitale della Cultura (da cui partono le prime tre tappe performative e riprese live per il film – ingresso a Gerusalemme il 28 settembre; condanna e passione il 5 ottobre; crocifissione il 6 ottobre), Milo Rau approda nella Capitale romana con la Resurrezione concepita come un’Assemblea Politica, in cui verrà annunciato il Manifesto della Dignità in presenza della Chiesa ufficiale e di attivisti provenienti da tutta Italia, e che darà inizio a una campagna mondiale per il diritto alla cittadinanza globale. 

«Che cosa predicherebbe Gesù nel XXI secolo? Chi sarebbero i suoi discepoli? Chi sono gli esuli, gli emarginati, gli offesi dell’ordine mondiale contemporaneo? Che cosa resta del messaggio di salvezza di Gesù in questi tempi di sfruttamento globale? Un Nuovo Vangelo emerge: un’insurrezione cinematografica per un mondo più giusto e umano». Questo l’atto di provocazione di Milo Rau, regista dal teatro visionario da sempre impegnato a rappresentare l’attualità più scomoda, e che questa volta porta dentro e fuori il teatro una rivolta scenica per un mondo più equo e umano, rievocando gli atti e la morte del più influente fondatore religioso della storia.

Teatro Argentina, largo di Torre Argentina 52 ROMA, giovedì 10 ottobre, ore 21, teatrodiroma.net
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Ottobre 2019, 11:26
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