Migranti Diciotti a Rocca di Papa, residenti in rivolta: «Non li vogliamo, portano malattie»

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Commenti dai toni molto accesi in calce a un post del sindaco Emanuele Crestini che invece apre le braccia all'accoglienza, invitando papa Francesco a visitare la sua città. Il caso è quello dei migranti della Diciotti che la Cei invia a Rocca di Papa nel centro "Mondo Migliore". «Portano malattie, infastidiscono le donne, la città ha già molti problemi, se li tenga il Vaticano». Sulla pagina Facebook del Comune esplode la protesta social.

Diciotti, i migranti ospitati dalla Cei andranno a Rocca di Papa



Ma allo stato una quarantina di utenti, la maggior parte dei quali sul profilo social si dichiarano residenti di Rocca di Papa, la pensano diversamente. «Ne abbiamo sentite di tutti i colori, scabbia e quant'altro - scrive rivolgendosi al sindaco una donna di mezz'età - Chiami la Asl prima di tutto, almeno dia questa sicurezza ai cittadini. I migranti non rimangono lì a Mondo Migliore, viaggiano anche con noi sui mezzi pubblici. Se non lo farà lei, chiamerò io stessa. Il Vaticano doveva tenerli, non noi!». «Noi non li vogliamo - aggiunge un'altra donna - rimandateli al loro Paese, avete stufato, adesso ci sarà molta delinquenza e furti». Un altro residente si rivolge al sindaco: «Perché non scrivi al Vaticano e se li porta a Castel Gandolfo».

Una ragazza, che scrive di lavorare da due anni a Mondo Migliore, prova a gettare acqua: «Se sono malati non vengono da noi ma vanno negli ospedali.
Adesso siete tutti arrabbiati perché vengono gli emigranti e avete paura... ok ci posso pure stare... ma Rocca di Papa è piena di stranieri che se la comandano tipo: rumeni, albanesi ecc... Perché di loro non si dice niente? Eppure ne hanno fatti di casini». È una voce pressoché isolata. Un altro residente dice di abitare «a poca distanza dal centro di accoglienza»: «Capita spesso di trovarseli di fronte a gruppi di 5/6 persone - scrive - mia moglie più volte è stata infastidita, una volta hanno sputato sulla macchina... A parte che hanno tutti il cellulare e sono vestiti in maniera decente... Noi non ci sentiamo sicuri».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Agosto 2018, 17:21
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