Matteo Chittaro, disabile bloccato in metro. La sindaca Raggi dopo l'incontro in Campidoglio: «Chiedo scusa»

Matteo, disabile bloccato in metro. La sindaca Raggi dopo l'incontro in Campidoglio: «Chiedo scusa»

di Michela Poi
Era rimasto intrappolato in metro. Imprigionato in stazione per colpa di tre ascensori rotti. Ora è stato convocato in Campidoglio dalla sindaca Virginia Raggi. Matteo Chittaro, 21 anni, studente disabile costretto in sedia a rotelle a causa di una malattia genetica, non era riuscito ad arrivare all’università di Roma Tre in tempo per sostenere un esame importantissimo per la sua carriera. E aveva rischiato così di rimandare la data della sua laurea. Leggo aveva denunciato il vergognoso episodio, dando voce alla disperazione di chi, tutti i giorni, combatte contro i guasti e i malfunzionamenti dei trasporti di Roma, una Capitale ormai al collasso.

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Da allora, qualcosa si è mosso. Matteo è riuscito ad ottenere dall’università un appello straordinario, e ha potuto sostenere il suo esame di spagnolo. «Tutto merito della sensibilità del Rettore Luca Pietromarchi, non certo del Comune», ci aveva tenuto a sottolineare Laura Coccia, ex parlamentare del Partito Democratico, affetta da tetraparesi spastica. Intanto Matteo si era detto più che soddisfatto, e aveva tirato un sospiro di sollievo dopo aver visto per un momento sfumare il traguardo della laurea.

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Ma non finisce qui. Pochi giorni dopo la denuncia di Leggo, Roma Tre ha attivato un servizio di accompagnamento e trasporto disabili ad hoc, dando la possibilità a centinaia di studenti di seguire le lezioni. Una piccola, grande, rivoluzione. Venerdì scorso, poi, il Comune di Roma si è svegliato. E ha convocato Matteo in Campidoglio insieme al Rettore dell’università di Roma Tre Pietromarchi per discutere di quanto accaduto. «È stata un’emozione indescrivibile», spiega Matteo. «La sindaca si è detta mortificata e mi ha chiesto scusa. Le ho stretto la mano e l’ho pregata di aiutare chi, come me, quotidianamente combatte contro le barriere architettoniche. Mi ha risposto che si rende conto di quanto Roma sia ancora molto indietro da questo punto di vista. Ma che il Comune si attiverà per rendere la città a misura di disabile. E io lo spero veramente. Perché situazioni del genere non accadano mai più».
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Settembre 2019, 08:38
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