Massimo Manni (Santuario Capra Libera Tutti) a Leggo: «Ecco perché lo stile di vita vegano può salvare il mondo»

Massimo Manni (Santuario Capra Libera Tutti) a Leggo: «Ecco perché lo stile di vita vegano può salvare il mondo»

di Enrico Chillè

Dal veganismo all’antispecismo, Massimo Manni si racconta a Leggo. Il fondatore e gestore del Santuario Capra Libera Tutti ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a cambiare radicalmente la sua vita, la missione che ha sposato da cinque anni e l’impatto che il consumo di carne ha sulle vite di tutti noi.

 

Come è nata l’idea del Santuario? Perché ha scelto il nome Capra Libera Tutti?
Ho iniziato a lavorare giovanissimo con gli animali, prima in un negozio, poi nel circo, infine come allevatore, ormai 17 anni fa. Non vendevo animali destinati direttamente alla macellazione, ho iniziato allevando conigli nani da compagnia. In me, qualcosa è cambiato quando sono nati degli agnellini: su 20 di loro, dieci erano maschi e andavano venduti. Una volta venduti gli agnelli ad un commerciante, le loro madri hanno iniziato a piangere disperate, per una settimana, davanti alla mia porta. Lì ho capito di aver fatto una cosa terribile, mi sono sentito un mostro. Ho contattato la persona a cui avevo venduto quegli agnellini e li ho ricomprati, ma alcuni di loro purtroppo non c’erano più. A quel punto è finita la mia carriera da allevatore, per abbracciare l’attivismo vegano. Ho cambiato radicalmente stile di vita e modo di pensare, per una sorta di redenzione ho deciso di creare uno spazio in cui gli animali possono vivere liberi come meritano. Tanti posti come questo si chiamano Santuari, Capra Libera Tutti invece deriva da un fatto avvenuto quando il Santuario non esisteva ancora. Avevo accompagnato un amico a comprare delle capre da tenere in campagna, per non farle finire al macello. Un capretto venne a farmi le feste, come un cane, seguito dagli altri sette fratelli. Appena saputo che quei capretti erano destinati alla macellazione per Pasqua, li presi tutti. E da lì è nato il nome, basato su un semplice gioco di parole, Capra Libera Tutti”.

Come è possibile sostenere il Santuario? La pandemia ha avuto un impatto anche su questo posto?
Purtroppo sì, prima della pandemia organizzavamo qualche visita guidata a pagamento, anche se sporadiche e riservate a piccoli gruppi. Non abbiamo mai aperto al pubblico in maniera indiscriminata, questo posto appartiene agli animali che vivono in totale libertà e non vanno disturbati. Dall’inizio delle restrizioni, però, ci è venuta a mancare anche un’altra fonte di introiti. Solo per il cibo degli animali spendo almeno 100 euro al giorno, oltre ai costi di gestione per la struttura. Per sostenere il Santuario ci sono tanti modi: l’adozione a distanza dei nostri animali, l’acquisto di merchandising come magliette, tazze e altri gadget, tramite la piattaforma Teaming o con una donazione sul nostro sito web. Inoltre, un nostro vicino ha deciso di vendere un terreno e vorremmo espanderci per consentire agli animali di avere più spazio a loro disposizione: abbiamo suddiviso il terreno in 8000 diverse zolle e lanciato la campagna ‘Dona una zolla’. Con 20 euro si può donare una zolla, con 40 due, ma è anche possibile donare un importo maggiore, a discrezione di chiunque voglia aiutarci”.

Perché secondo lei è importante avere un’alimentazione vegana? Meglio iniziare gradualmente o cambiare radicalmente la propria dieta?
Non so quale possa essere la strada migliore per gli altri, dipende dalle persone. Io ero un grande carnivoro e detestavo le verdure, ma ho scelto di fare un cambiamento radicale. Molte delle nostre abitudini alimentari non solo sono sbagliate, ma sono anche insensate. Pensate al latte, siamo gli unici esseri viventi che, anche da adulti, lo consumano. E per avere il latte, viene sacrificata una vita a cui viene tolto. Inoltre, non è vero che il latte è la miglior fonte di calcio, dal momento che può causare l’acidificazione. Sono gli stessi produttori a dire che il latte fa bene, ma ricorda molto quelle pubblicità di alcuni decenni fa in cui i produttori di tabacco dicevano che il fumo fa bene all’organismo”.

Alcuni vegani pensano che esistano alcune ragioni per cambiare stile di vita. Dalla sofferenza degli animali all’impatto ambientale della produzione e del consumo. La terza è l’allarme scaturito dalla zoonosi. Qual è quella che potrebbe fare più breccia nell’opinione pubblica?
Nessuna delle tre, perché sono tutte strettamente interconnesse. Condannare ad atroci sofferenze un altro essere vivente è qualcosa di inaccettabile e se noi vediamo solo il prodotto finito, non pensiamo mai a cosa ci sia dietro. L’impatto ambientale, poi, è fortissimo: per produrre pochi chilogrammi di carne servono centinaia di litri di acqua. I cambiamenti climatici sono dovuti anche a questo e sono reali, negli ultimi anni ho speso diverse migliaia di euro per i danni causati dal maltempo al Santuario, i normali fenomeni meteorologici sono sempre più devastanti. E poi non dimentichiamo che, nell’ultimo secolo, tutte le epidemie sono state causate dalla zoonosi, con il salto di specie di virus e batteri dagli animali all’uomo, e sono tutte legate al consumo di carne. Anche con un miglioramento delle condizioni igenico-sanitarie in tutto il mondo, abbiamo assistito a grandi epidemie, fino all’ultima pandemia che ha sconvolto e bloccato il mondo. Le epidemie sono tutte dietro l’angolo e sono legate proprio all’allevamento e al consumo di carne e pesce: le prossime, quasi sicuramente, arriveranno dai maiali (la peste suina è già largamente diffusa nel mondo) e dai polli (gli allevamenti intensivi sono ancora tanti e anche quelli a terra non garantiscono grande sicurezza dalla diffusione dei virus)”.

Per aiutare il Santuario Capra Libera Tutti è possibile donare nei seguenti modi:
- PAYPAL: capraliberatutti@gmail.com (per evitare trattenute, scegliere la ricarica come "amici e parenti")
- IBAN IT53 Q083 2773 7400 0000 0005 142 intestato a "Santuario Capra Libera Tutti"
- POSTEPAY: numero carta 5333171092129416, intestata a Massimo Manni (codice fiscale MNNMSM73B13H501F)
- DONA UNA ZOLLA: selezionando l'importo a questo link
- DONAZIONE TRAMITE TEAMING: possibilità di donare un euro al mese iscrivendosi al gruppo a questo link
- MERCHANDISING: si possono acquistare diversi tipi di gadget (t-shirt, felpe, tazze, taccuini e shopper) a questo link 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Aprile 2021, 21:29
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