Maxi-manifesto anti aborto a Roma, proteste e sui social. «Raggi lo rimuova»

Maxi-manifesto anti aborto a Roma, bufera sui social: «Raggi lo rimuova»
Un messaggio esplicito, firmato ProVita, campeggia sotto la gigantografia di un feto nel grembo materno, affissa a Roma in via Gregorio VII. «Tu eri così a 11 settimane. Tutti i tuoi organi erano presenti. Il tuo cuore batteva già dalla terza settimana dopo il concepimento. Già ti succhiavi il pollice. E ora sei qui perché la tua mamma non ha abortito». Nelle intenzioni della Onlus, il maxi manifesto di 7 metri per 11, «il più grande contro l'interruzione volontaria di gravidanza in Italia», resterà appeso fino al 15 aprile per ricordare che «l'Ivg sopprime un essere vivente. Non un grumo di cellule», afferma ProVita che annuncia una serie di iniziative in vista dei 40 anni della legge 194 sull' aborto, legalizzato il 22 aprile 1978. «Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza».



Così «fu chiamata la legge 194 del 1978, che ben poco si è preoccupata di tutelare la maternità, consentendo invece di sopprimere bambini non ancora nati - sostiene l'Onlus - Dal 1978 sono stati più di 6 milioni quelli uccisi dall' aborto, senza contare le vite che si sopprimono in solitudine, tra le pareti domestiche, con le pillole abortive fra le quali la Ru486».

Proteste. Una raccolta firme è stata lanciata dall’Associazione Vita di Donna Onlus, che da oltre vent’anni tutela la salute delle donne.
Ci si appella direttamente alla sindaca Raggi per far rimuovere il manifesto. «Contro l’integralismo religioso che aggredisce la 194, una legge dello Stato confermata da due referendum popolari. – la sintesi della petizione lanciata su change.org - Il prossimo 22 maggio la legge 194 compie 40 anni. Con l’avvicinarsi della ricorrenza, questa associazione di integralisti lancia con manifesto dai toni aberranti una campagna che offende le donne e gli uomini e aggredisce una legge dello Stato». «Il sindaco di Roma si faccia portatrice delle istanze dei cittadini facendo rimuovere il manifesto in questione». Insieme alle firme è scattato anche il sit-in di protesta, già autorizzato: l’appuntamento lanciato dall’Associazione è per sabato 7 aprile, dalle 10 alle 12, in via Gregorio VII, angolo via del Gelsomino.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Aprile 2018, 18:11
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