Manifestazione contro il razzismo e il decreto Salvini, migliaia in piazza a Roma

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«Uniti e solidali contro il Governo, il razzismo e il decreto Salvini». E' lo slogan scritto su uno striscione e firmato gli Indivisibili che apre il corteo organizzato oggi a Roma a cui partecipano sindacati, associazioni, movimenti per il diritto all'abitare, migranti del Baobab e centri sociali. A tenere lo striscione diversi migranti.

Esposti cartelli con scritto: «Accoglienza per tutti» e «Stranieri non lasciateci soli con i fascisti». «Welcome migrants», «Ruspe su Salvini» e «Mai con Salvini l'Italia non si Lega» sono altri degli slogan visti al corteo. «In piazza oggi ci sono circa 450 organizzazioni tra movimenti per l'abitare, associazioni dei migranti e centri sociali» spiegano al megafono gli organizzatori. 

 
 


Al corteo anche cori contro i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Gli organizzatori hanno lanciato la manifestazione chiedendo «il ritiro immediato del decreto immigrazione e sicurezza varato dal governo» e dicendo «No al disegno di legge Pillon. Accoglienza e regolarizzazione per tutti e tutte. Solidarietà e libertà per Mimmo Lucano! Giù le mani da Riace e dalle Ong. Contro l'esclusione sociale. No ai respingimenti, alle espulsioni, agli sgomberi. Contro il razzismo dilagante, la minaccia fascista, la violenza sulle donne, l'omofobia e ogni tipo di discriminazione».

A scendere in piazza anche Domenico Lucano, sindaco di Riace sospeso. «C'è grande emozione perché ci sono tante persone, non immaginavo fosse così. Io mi considero uno dei tanti qua e non possiamo rassegnarci alla deriva della società delle barbarie, delle disuguaglianze e delle discriminazioni . Non ci piegheranno, io non farò un passo indietro anche se non sono più sindaco: non è la carica che conta ma la voglia di esserci», ha detto Lucano.

I manifestanti arrivati con i bus da tutta Italia sono stati fermati e controllati. Le misure di sicurezza sono state messe a punto durante un tavolo tecnico in Questura. Particolare vigilanza effettuata ai caselli autostradali, stazioni ferroviarie e della metro, aeroporti e parcheggi di scambio. Massima attenzione anche agli obiettivi sensibili e di governo presenti in città. Bonifiche e rimozioni di veicoli e cassonetti lungo tutto il percorso della manifestazioni.

Proteste per l'identificazioni dei manifestanti da parte delle forze dell'ordine. «La segnalazione che ci arriva da tanti manifestanti diretti in pullman alla manifestazione antirazzista a Roma, schedati e sottoposti a perquisizione da parte delle forze dell'ordine è molto grave. Il governo riferisca in Parlamento perché da quel che appare ci troviamo di fronte ad una grave limitazione delle libertà democratiche», afferma in una nota il sentore di LeU Francesco Laforgia.


 
«Non si capisce perché i manifestanti diretti a Roma siano fermati dalle forze dell'ordine, identificati, i testi dei loro striscioni verificati uno a uno. Il Viminale chiarisca subito (e garantisca il diritto a manifestare)», ha scritto in un tweet il presidente del Pd Matteo Orfini.


 
Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Novembre 2018, 17:41
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