Mafia Capitale, a Ozzimo 2 anni e due mesi in Appello per corruzione
di Davide Manlio Ruffolo
Ridotta, invece, la condanna dell'architetto Paolo Solvi che passa dai 2 anni e 2 mesi del primo grado di giudizio ai 2 anni disposti in appello. Sostanzialmente accolte le richieste del procuratore generale Roberto Cavallone che aveva chiesto l'intera conferma di quanto disposto nel primo grado perché, come sostenuto durante la propria requisitoria, «questo processo porta alla luce un rapporto malato tra pubblici ufficiali e imprenditori privati». Secondo l'accusa, infatti, l'ex assessore alla Casa avrebbe accettato una tangente di 20 mila euro, versata sotto forma di contributi elettorali nel maggio del 2013, in cambio dell'assunzione di un'amica. Proprio dagli sviluppi dell'inchiesta su Mafia Capitale, da cui emergevano contatti con il ras delle cooperative Salvatore Buzzi, nel giugno del 2015 Ozzimo veniva arrestato.
All'ex componente della giunta Marino, inizialmente veniva contestato anche il reato di corruzione «per asservimento della funzione» da cui, però, era stato assolto già durante il processo di primo grado. Una decisione che il gup di Roma aveva preso dopo che la difesa dell'imputato aveva chiesto il riascolto, in aula, di un'intercettazione in cui Salvatore Buzzi, a differenza di quanto trascritto, raccontava ad un altro indagato che Ozzimo «non prende soldi».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Luglio 2017, 09:58
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