Maddalena Urbani si poteva salvare. L'amica Carola: «Stava male dalla sera prima». E spunta l'ipotesi stupro

Maddalena Urbani si poteva salvare. L'amica Carola: «Stava male dalla sera prima». E spunta l'ipotesi stupro

Maddalena Urbani aveva solo vent'anni, quasi 21 (li avrebbe compiuti a maggio). È morta pochi giorni fa, per una sospetta overdose: ma probabilmente si poteva salvare. Venerdì sera infatti si era sentita male e aveva trascorso tutta la notte «respirando male e rantolando»: ben 12 ore di agonia, prima di morire nella mattinata di sabato nella casa in cui il siriano Abdul Aziz Rajab, 64enne ai domiciliari per droga, Maddalena si trovava insieme all'amica Carola.

Come racconta oggi Alessia Marani sul quotidiano Il Messaggero, c'è anche il sospetto che la giovane sia stata stuprata prima di morire: il siriano è indagato dalla Procura di Roma per morte in conseguenza di altro delitto e sarà ascoltato in carcere domani. Ma non è l'unico nel mirino degli inquirenti: a cedere la droga a Maddalena sarebbe stato infatti un altro pusher, 'il libico', un altro straniero col quale la ventenne si era vista in via Vibio Mariano sulla Cassia. Con lui si era allontanata per mezz'ora, con l'amica ad aspettarla seduta su una panchina. E al 'libico', gli inquirenti ora danno la caccia. 

L'autopsia, in programma oggi, dovrà stabilire a che ora risale effettivamente la morte della ventenne (la chiamata al 118 è delle 13,30 di sabato) e se questa ha subito violenza, oltre a dire quale sostanza ha provocato l’overdose (forse un mix di droghe e tranquillanti). L'amica Carola, interrogata dagli investigatori della Mobile, si è confidata anche con il titolare del bar di Perugia in cui Maddalena, figlia del medico Carlo Urbani, eroe della Sars morto nel 2001, lavorava.

L'uomo, Giuseppe Dolciami, ha detto che Carola lo ha chiamato sabato mattina col cellulare di Maddalena: «Mi ha mandato un vocale, era sconvolta», dice Dolciami. 

 
«Lo straniero ci ha portate nell’appartamento di Abdul e poi se ne è andato», ha detto Carola agli inquirenti. Da quel momento, tardo pomeriggio, le due ragazze restano sole col siriano, che chiede alla ragazza di comprare due casse d'acqua al supermercato, forse per rimanere da solo con Maddalena. Dal barista di Perugia arriva un sospetto terribile: «Quando ho chiesto a Carola se pensava come me che quell’uomo abbia abusato di Maddalena, lei non ha negato lasciandomi intendere il peggio». Quando il sabato mattina Maddalena sta ancora male, Carola perde la testa: «Ho implorato il siriano di chiamare i soccorsi, ma lui non ne voleva sapere, mi terrorizzava, non sapevo che fare», le sue parole. Poi chiama i soccorsi, ma quando arriva l'ambulanza la ventenne è già morta. Ora il siriano potrebbe essere accusato anche di omissione di soccorso, o di concorso in omicidio.


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Marzo 2021, 13:21
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