Ludovico Fremont: protagonista a teatro di Tre attori in affitto e Per favore non uccidete Cenerentola

L’attore dei Cesaroni torna a teatro come protagonista di due commedie

di Valentina Catini
Ludovico Fremont, il popolare Walter dei Cesaroni, cambia pelle e dopo anni di fiction e cinema, sarà protagonista delle commedie teatrali Tre attori in Affitto (al Teatro delle Muse dal 2 al 6 ottobre) e Per favore non uccidete Cenerentola (al Teatro dei Servi dall’8 al 24 novembre) entrambe a Roma

Parliamo di Tre attori in affitto. Cosa ti ha spinto ad accettare questo ruolo?
«Il testo è una macchina da guerra per le risate, la commedia è molto divertente e brillante. Non si capisce perché, il cinema e il teatro che “fanno ridere” vengano sempre considerati di serie B. L’ironia e le risate invece al giorno d’oggi sono un valore aggiunto. In questa commedia vengono raccontati gli aspetti più “nascosti” degli attori protagonisti, quelli che nei fatti, non si vedono mai e che probabilmente sono i più divertenti»

Non uccidete Cenerentola invece si focalizza tu tutti altri temi.
«Questa commedia invece è caratterizzata da un testo più impegnato. Mi piaceva molto l’idea di interpretare un padre vedovo, che cresce da solo i suoi due gemelli. Poi, quando i figli crescono, si ritrova improvvisamente da solo, con le sue paure. Sarà davvero solo? “Cenerentola” in questo caso rappresenta la parte più intima e nascosta di noi che, nei momenti di difficoltà, esce fuori stupendoci»

Com’è il passaggio dalla fiction al teatro?
«In realtà io vengo dal teatro: mi sono diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e prima di queste due commedie, ho fatto altre rappresentazioni. Per tanto, il teatro per me non è una novità. E’ invece una novità essere il protagonista, e questo, presuppone una grande responsabilità, che va affrontata con serietà e rispetto. D’altronde si cresce professionalmente e aumentano anche le responsabilità. Io ho sempre cercato di mettermi alla prova ed è quello che ho fatto con queste due commedie. Quello che Il Teatro ti da dal punto di vista emozionale poi, è, e rimane sempre qualcosa di indescrivibile: il contatto con il pubblico, il palco, l’energia. Una sfida emozionale unica»
 
 


Parliamo di fama. Con la fiction i Cesaroni hai raggiunto un pubblico enorme. Questo in qualche modo ti ha cambiato come persona?
«In realtà la popolarità de Cesaroni ha cambiato solamente le mie abitudini. Ho sempre cercato di rimanere con i piedi per terra, mantenendo la calma e focalizzandomi sui miei obiettivi. La famiglia in questo è stata fondamentale: avere al proprio fianco dei genitori che aiutano a rimanere centrato è di vitale importanza. Mi sono sempre stati accanto, supportandomi quando dovevano e aiutandomi nei momenti di difficoltà. E lo stesso vale per gli amici cari»

Progetti futuri?
«In vista ci dovrebbe essere un docu- film sulla Dolce Vita per la regia di Giuseppe Pedersoli. E poi sarò impegnato con il teatro almeno fino a febbraio. Oggi il lavoro dell’attore è piuttosto precario: difficile stabilire cosa succederà di qui ai prossimi due mesi perché tutto potrebbe cambiare velocemente»

Cosa consiglieresti a un giovane che vuole intraprendere la tua professione?
«Avere tanta pazienza, studiare moltissimo, impegnarsi, essere sempre pronti a sfruttare il momento giusto... essere tenaci, non mollare mai, soprattutto nei momenti di difficoltà. E avere sempre la voglia di migliorarsi»




 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Ottobre 2019, 18:19
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