Luciana Martinelli, il giallo dell'autopsia: «Morta nel giorno della scomparsa, nessun segno di violenza»

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di Emilio Orlando
Luciana Martinelli è morta il 4 aprile, il giorno della sua scomparsa. Lo hanno svelato i referti dell’autopsia dell’istituto di medicina legale di piazzale del Verano dove l’autorità giudiziaria aveva disposto la traslazione della salma. Rimane ancora aperto il giallo che avvolge la sua morte e la scomparsa da casa al Tiburtino.

Ancora non è chiaro se la ragazza si sia suicidata oppure sia stata spinta in acqua da qualcuno. Il corpo, secondo il medico legale, non aveva segni di violenza ma questo non esclude che Luciana possa aver conosciuto qualche sbandato che vive e bivacca sul greto del Tevere, a poca distanza da dove era stata ritrovata parcheggiata la sua macchina. All’appello mancherebbero i suoi effetti personali e le chiavi della piccola utilitaria nera. La ventisettenne era impiegata come insegnante in una scuola e nel tempo libero prestava servizio come volontaria in un canile. La sua voglia di vivere e l’amore per gli animali, nonostante una lieve depressione, lascia aperti altri scenari investigativi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Aprile 2020, 15:29
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