Paura per Luca Tommassini, rapinato davanti casa a Trastevere: «Li ho supplicati di non uccidermi, mi hanno puntato la pistola alla gola»

Paura per Luca Tommassini, rapinato davanti casa a Trastevere: «Li ho supplicati di non uccidermi, mi hanno puntato la pistola alla gola»

Paura per il coreografo di tante stelle del pop mondiale, Luca Tommassini, che è stato vittima di un tentativo di furto con scasso nella sua casa di Trastevere a Roma e si è ritrovato alle 23 di ieri, allo scattare del coprifuoco, di fronte a un gruppo di rapinatori prima sulla porta di casa e poi sull'ingresso del condomino.

Dopo essere fuggito per le scale - secondo quanto raccontato dallo stesso artista all'ANSA -, Tomassini è stato immobilizzato da due rapinatori che gli hanno puntato una pistola in faccia e in gola: «Avevano un borsone - racconta - accette, picconi, e non so che altro, mi spingevano, strattonavano».

«Li ho supplicato di non uccidermi, mi hanno puntato la pistola alla gola - spiega -. Poi sono arrivate per fortuna le volanti, ma sono stato un'ora in balia di di questi folli». A Tommasini è stato rubato il cellulare, insieme alle chiavi di casa e dell'allarme. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Ottobre 2020, 08:20
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