Anna Frank, Lotito al telefono verso Roma: "Famo 'sta sceneggiata". E i fiori della Lazio finiscono nel Tevere

Anna Frank, Lotito al telefono verso Roma: "Famo 'sta sceneggiata". E i fiori della Lazio finiscono nel Tevere

di Lorenzo De Cicco
«Famo sta sceneggiata!», sbuffava Claudio Lotito prima della visita alla Sinagoga di Roma. Il presidente della Lazio ieri mattina ha deposto tre corone di fiori al Tempio Maggiore e davanti alle telecamere ha condannato le immagini antisemite su Anna Frank comparse domenica allo stadio Olimpico. Lunedì sera però, a bordo dell'aereo che lo ha portato da Milano a Roma, è stato ascoltato da diversi passeggeri mentre si lasciava andare ad altre considerazioni. «Il rabbino sta a New York. Er vice-rabbino ci sarà?», chiedeva il patron biancoceleste ai collaboratori. E ancora: «Non valgono un ca.... questi. Hai capito come stamo? Famo sta sceneggiata».
 
 

IL GIALLO DEI FIORI NEL TEVERE Sono stati gettati nel Tevere i fiori della Lazio lasciati alla Sinagoga durante la visita, ieri, del presidente Claudio Lotito come segno di scusa, dopo le polemiche sugli adesivi che gli ultrà avevano attaccato all'Olimpico con Anna Frank vestita con la maglia della Roma. 



Qualcuno ipotizza si tratti di un gesto di stizza contro la dirigenza laziale, viste anche le frasi dello stesso Lotito pubblicate in esclusiva dal Messaggero: «Famo sta sceneggiata», ha detto il presidente nell'aereo che lo ha portato a Roma, prima della visita alla Sinagoga. La corona è stata avvistata nel Tevere durante la mattinata, probabilmente è stata gettata nella notte, insieme a uno dei mazzi di fiori con il fiocco biancoceleste, ritrovato a terra vicino al Tempio Maggiore, dove si legge la frase di Anna Frank: «Non penso a tutta la miseria ma alla bellezza che rimane ancora».

SALGONO A 16 GLI IDENTIFICATI, TRE MINORI Sono 16, al momento, le persone identificate dalla polizia in relazione alla vicenda degli adesivi con l'immagine di Anna Frank con la maglia della Roma lasciati domenica sera da alcuni tifosi della Lazio nella Curva Sud dell'Olimpico. Il lavoro sulle telecamere interne allo stadio svolto da Digos, Scientifica e del commissariato Prati, ha portato all'individuazione anche di tre minori, di cui uno di soli 13 anni che non è imputabile. È attesa per oggi a piazzale Clodio una nuova informativa che sarà all'attenzione del procuratore aggiunto Francesco Caporale titolare dell'indagine in cui si ipotizza il reato di istigazione all'odio razziale. 
 


DUREGHELLO «ORGOGLIOSA DI ESSERE DIVERSA» ROMA  «Non so perchè ancora mi senta, come ebrea, diversa». Così Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, ospite questa mattina di Agorà, trasmissione condotta da Serena Bortone su Rai3. «Sono orgogliosa di essere diversa, orgogliosa di appartenere al mio popolo. Mi sento profondamente viva e profondamente desiderosa di dare il mio contributo. Ma per tanti altri questa diversità è un marchio. È un marchio che non riusciamo a trasmettere, a far capire quanto invece sia un motivo di arricchimento per tutti».

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Ottobre 2017, 14:55
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