IL GIALLO DEI FIORI NEL TEVERE Sono stati gettati nel Tevere i fiori della Lazio lasciati alla Sinagoga durante la visita, ieri, del presidente Claudio Lotito come segno di scusa, dopo le polemiche sugli adesivi che gli ultrà avevano attaccato all'Olimpico con Anna Frank vestita con la maglia della Roma.

Qualcuno ipotizza si tratti di un gesto di stizza contro la dirigenza laziale, viste anche le frasi dello stesso Lotito pubblicate in esclusiva dal Messaggero: «Famo sta sceneggiata», ha detto il presidente nell'aereo che lo ha portato a Roma, prima della visita alla Sinagoga. La corona è stata avvistata nel Tevere durante la mattinata, probabilmente è stata gettata nella notte, insieme a uno dei mazzi di fiori con il fiocco biancoceleste, ritrovato a terra vicino al Tempio Maggiore, dove si legge la frase di Anna Frank: «Non penso a tutta la miseria ma alla bellezza che rimane ancora».
DUREGHELLO «ORGOGLIOSA DI ESSERE DIVERSA» ROMA «Non so perchè ancora mi senta, come ebrea, diversa». Così Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, ospite questa mattina di Agorà, trasmissione condotta da Serena Bortone su Rai3. «Sono orgogliosa di essere diversa, orgogliosa di appartenere al mio popolo. Mi sento profondamente viva e profondamente desiderosa di dare il mio contributo. Ma per tanti altri questa diversità è un marchio. È un marchio che non riusciamo a trasmettere, a far capire quanto invece sia un motivo di arricchimento per tutti».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Ottobre 2017, 14:55
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