Roma, vetrine accese: sconti ai commercianti. Più sicurezza con le strade meno buie
di Lorena Loiacono
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Per ora il progetto sarà sperimentato solo nei municipi V e VI: si tratta del quadrante est della città che comprende quartieri come Tor Bella Monaca e Torre Angela o al il Pigneto. Una misura mirata al contrasto dello spaccio ma anche di episodi di violenza o movida molesta. Soddisfatta la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese: «Il progetto costituisce un modello di sicurezza partecipata e potrà essere esteso anche in altre aree della Capitale. Per ora infatti si tratta di una sperimentazione, l'idea potrebbe approdare in tutte le aree buie di Roma. Per la Prefettura l'iniziativa rappresenta una «significativa risposta di soggetti pubblici e privati che, a corredo della rafforzata azione di contrasto svolta dalle Forze dell'Ordine, intendono combattere insieme, in un'ottica integrata e di ampio respiro, i fenomeni criminosi nel tessuto cittadino».
E le luci accese di notte aprono la pista a una serie di misure mirate al decoro e alla sicurezza: il Campidoglio avvierà la sperimentazione del vigile di quartiere, come punto di riferimento immediato sia per i cittadini sia per le imprese, Acea provvederà a potenziare gli impianti di illuminazione pubblica nei Municipi a rischio e a sostituire quelli non funzionanti mentre la Camera di Commercio di Roma promuoverà eventi sul territorio mettendo a disposizione 100mila euro per finanziare, a fondo perduto, progetti a favore delle reti di impresa territoriali, lanciando così attività gratuite aperte al pubblico, come feste di quartiere, per un massimo di 10mila euro a progetto.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Dicembre 2019, 08:42
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