Liberato il Giardino degli Aranci: via i centurioni

Liberato il Giardino degli Aranci: via i centurioni

di Ida Di Grazia
Centurioni sfrattati anche dal Giardino degli Aranci. Dopo la nostra segnalazione, la polizia ha fatto sgomberare l'area e ha così restituito la terrazza capitolina ai turisti e ai romani di passaggio, che hanno potuto godere del panorama mozzafiato senza essere continuamente infastiditi da figuranti abusivi.

Facciamo un passo indietro, sull'account Instagram di Giuseppe Lobefaro - presidente del municipio Roma Centro Storico dal 2001 al 2008 - nella giornata di ieri compare la foto di alcuni finti centurioni a spasso per il parco con questo accorato commento: «Togliete i gladiatori dal Giardino degli aranci!», un grido d'allarme che la nostra redazione ha accolto andando a verificare. Secondo l'ultima ordinanza comunale (scaduta a ottobre del 2017), definita legittima lo scorso anno anche dal Tar, è vietata «qualsiasi attività che prevede la disponibilità di essere ritratto come soggetto di abbigliamento storico, in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro» e che «riguarda tutto il territorio incluso nel perimetro riconosciuto come sito dell'Unesco».

Se dunque il Centro storico viene tutelato, lo stesso non accade per tutte le altre zone della capitale e così che si è verificata una vera e propria migrazione dei gladiatori nelle aree a più alta densità turistica come è accaduto per il Giardino degli Aranci. Con il nuovo regolamento della Polizia Locale che dovrebbe essere approvato entro l'estate, però, le cose potrebbero cambiare, perché lo stop ai centurioni, dovrebbe diventare definitivo.

Stando all'ultima bozza in circolazione che dovrebbe già essere stata approvata dalla sindaca Virginia Raggi, ci sarà il «divieto assoluto di presentarsi all'interno delle aree dei siti Unesco, a villa Borghese oltre che all'interno dei siti di interesse storico, artistico e monumentale». In questo nuovo regolamento sarà presente anche il Daspo urbano che prevede una multa di 250 euro e il divieto di tornare sui luoghi dove si è consumata la trasgressione per 48 ore, in caso di recidiva il colpevole potrà essere segnalato al questore che potrà erogare un Daspo fino a 60 giorni.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Giugno 2018, 09:28
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