La bastarda di Istanbul, Serra Yilmaz e la saga turca alla Sala Umberto

La bastarda di Istanbul, Serra Yilmaz e la saga turca alla Sala Umberto

di Ilaria Del Prete
Il romanzo della scrittrice protagonista della letteratura turca Elif Shafak prende vita grazie alla trasposizione teatrale del regista fiorentino Angelo Savelli. A dipanare sotto gli occhi dello spettatore la complicata matassa di un intreccio di storie dal volto di donna è Serra Yilmaz, l'attrice feticcio di Ferzan Ozpetek perfetta sintesi tra il dialogo interculturale e la Turchia contemporanea al centro di una saga familiare multietnica.

La bastarda di Istanbul del titolo è Asya, adolescente cresciuta in un gineceo di cui fanno parte madre, zie, nonne e un unico uomo, che non è il padre a lei ignoto, ma lo zio Mustafa costretto da una maledizione a emigrare in America e quasi venerato da quella famiglia matriarcale - così insolita nella cultura turca. Al già folto stuolo di donne si aggiunge Armanousch, giovane figlia di un armeno e di madre americana, che vola segretamente in Turchia per scoprire le radici del suo popolo a cento anni dal genocidio a cui scampò suo padre, e lo fa raggiungendo la famiglia del patrigno: un turco sposato quasi per dispetto da sua madre dopo essere fuggita dall'asfissiante famiglia del primo marito. Frequentando la coetanea Asya, Armanousch riesce a vedere quel popolo prima tanto odiato con occhi nuovi e mutato sentimento. Il viaggio tra segreti che vanno dagli Stati Uniti alla Turchia, passando per l'Armenia, conduce attraverso la vicenda familiare nell'attualità di un Paese dalla cultura millenaria che non può ignorare la necessità di confrontarsi con la modernità e con le contraddizioni della sua storia passata e presente.

In scena con Sierra Yilmaz, Valentina Chico, Riccardo Naldini, Monica Bauco, Marcella Ermini, Foorella Sciarretta, Diletta Oculisi, Elisa Vitiello. Regia di Angelo Savelli
Serra Yilmaz in La Bastarda di Istanbul, fino al 25 marzo , Teatro Sala Umberto, via della Mercede 50, ingresso 24-34 euro infoline 06 6794753 (foto E. Gallina)

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Marzo 2018, 10:59
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