L'Autorità del Bacino avverte il Campidoglio: "Senza manutenzione 250mila romani a rischio alluvione"

L'Autorità del Bacino avverte il Campidoglio: "Senza manutenzione 250mila romani a rischio alluvione"

di Paola Lo Mele
L’sos alluvioni arriva direttamente dall’Autorità del Bacino dell’Appennino Centrale. Ed è contenuto in una lettera inviata dal segretario generale Erasmo D’Angelis alla sindaca di Roma e della Città Metropolitana Virginia Raggi. Nero su bianco viene segnalato lo «stato di rischio idraulico nell’area metropolitana di Roma per oltre 250.000 cittadini», l’«assenza o carenza di manutenzione per circa 700 km di fossi e canali delle rive del Tevere e dell’Aniene» e la «necessità di aggiornamento del Piano di Protezione Civile».

Dopo i «recenti allagamenti in alcune aree della Capitale e dopo un’accurata verifica delle condizioni del reticolo idraulico nel territorio dell’area metropolitana emerge un gravissimo e pericoloso stato di rischio idraulico», scrive D’Angelis. Il quale sintetizza così le cause della situazione nell’area vasta della Capitale: da un lato i fenomeni di urbanizzazione «con l’occupazione di spazi di esondazione naturale dei corsi d’acqua», dall’altro le «criticità» per lo «stato di grave degrado e mancata o carente manutenzione». Di qui «l’urgenza» segnalata, con l’inizio dell’autunno «di avviare un programma di manutenzione dei corsi d’acqua e del reticolo secondario per garantire la loro massima capacità di deflusso sia in superficie che nelle reti fognarie».

La missiva viene inviata per conoscenza anche alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al ministro Gianluca Galletti, al governatore Nicola Zingaretti, alla Protezione Civile di Roma e tra gli altri al prefetto Paola Basilone. «È necessario dare vita con la massima urgenza a un task force inter-istituzionale per mettere in sicurezza il Tevere e l’Aniene e tutelare 250.000 cittadini dell’area metropolitana di Roma - la risposta del Campidoglio -. L’intervento dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale pone in evidenza le catastrofiche conseguenze dello sfruttamento indiscriminato del territorio».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Settembre 2017, 11:53
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