Incendi sui bus, ecco le prove: tubi del gasolio staccati e serbatoi rotti. Il dossier in Procura
di Franco Pasqualetti
A testimoniarlo sono delle immagini ora al vaglio della Procura che dimostrano lo stato dei motori dei bus Atac. Al centro del problema sono i condotti ad alta pressione che portano il gasolio al motore. Nelle immagini si vede come il tubo in gomma passi davanti a una piastra che copre il motore (che sfiora i 200 gradi di temperatura...).
In realtà quella parte dovrebbe passare da tutt'altra parte. Nel modo ritratto dalle foto il calore deforma la gomma e fa schizzare a pressione il gasolio nebulizzato provocando un icendio. Questo accade su un bus Iveco. Per i Mercedes (quello in fiamme al Tritone per capirci) l'ipotesi più accreditata è la mancanza di una fascetta che reggeva il condotto carburante.
Ma c'è di più. Per colpa delle buche i serbatoi del gasolio si rompono. E dalle officine Atac cosa si fa? Un po' di mastice e il gioco è fatto. Anche in questo caso il risultato è tutt'altro che da manuale: crepe in bella vista e il rischio di fuoriscite di carburante ad ogni avvallamento.
Non solo motori. Tra i roghi infatti si annoverano anch
e tre nuovi bus della serie Roma (quelli rossi, per capirci). Qui le fiamme si sprigionavano dalle ruote dei Jumbo. Il motivo? Le pastiglie freno posteriori si bloccavano e l'attrito infuocava i dischi freno, innescando un incdendio. Quei mezzi sono in garanzia e una volta segnalato il caso sono stati richiamati dalla casa madre e ora tutto funziona a meraviglia. Quando le manutenzioni ci sono i problemi scompaiono.
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Maggio 2018, 14:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA