Guendalina Tavassi accusa l'ex: «Picchiata a bastonate, mi inseguiva con una mazza da baseball»

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di Bianca Amsel

Guendalina Tavassi, influencer ed ex opinionista di Uomini e Donne ha testimoniato ieri nel corso del processo che vede imputato l'ex marito Umberto D’Aponte per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e danneggiamenti. «Mi ha inseguito con una mazza da baseball e mi ha preso a bastonate in testa, una volta mi ha persino rotto il naso lanciandomi addosso le chiavi dell’auto. Per convincermi a non lasciarlo ha finto di avere un attacco epilettico davanti ai nostri figli». L’uomo, imprenditore 38enne, nel febbraio del 2022 era finito anche in carcere, dove è rimasto per tre mesi, per aver violato un ordine restrittivo e aver picchiato il nuovo compagno della Tavassi davanti all’ingresso della scuola di uno dei figli.

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Le prime violenze

Un amore iniziato nel 2013 con un colpo di fulmine che li ha condotti al matrimonio e poi alla nascita della prima figlia, a cui nel 2015 si è aggiunto un fratellino. Poco dopo, però, il rapporto è degenerato, come raccontato in aula da Guendalina e riportato dal Messaggero: «Prima della nascita di Salvatore lui veniva a Roma solo nel weekend, ma quando si è trasferito sono iniziati i problemi: svariati tradimenti ed episodi di violenza dovuti alla gelosia – ha ricordato l’influencer - era un continuo minacciarmi e denigrarmi anche davanti ai bimbi. Mi diceva che dovevo morire».

L’influencer ha riferito al pm Eugenio Albamonte, un episodio dell’ottobre del 2017, mese in cui ha scoperto un tradimento del marito: «Durante un viaggio in macchina, in seguito a una lite, mi ha colpito ripetutamente alla testa mentre stavo allattando mio figlio». Episodi in cui sono intervenute più volte le forze dell’ordine e che, secondo la Tavassi, sono andati avanti fino al 2021, quando lei ha deciso di chiedere la separazione. «Avevo paura per i miei bambini che chiedevano al papà di fermarsi e piangevano – ha ricordato la donna - lui faceva cose pericolose e non sapevo come calmarlo, non funzionava niente. Una volta mi ha rotto il naso lanciando le chiavi della mia auto: sanguinavo e mio figlio ha chiesto aiuto ai vicini urlando: “Mamma sta morendo”. Mi volevano ricoverare, ma io sono voluta tornare a casa per i bimbi».

La separazione e l'ordine restrittivo

Poi la separazione e il divieto di avvicinamento, violato da D'Aponte ancora una volta per infliggere violenza. Questa volta la vittima il nuovo compagno di Guendalina: «Eravamo in macchina e il bambino ha visto il padre venirci incontro con due uomini - Ha raccontato ai giudici la donna - Hanno iniziato a picchiare Federico, il mio compagno, mio figlio era terrorizzato, si è fatto la pipì addosso». A causa di questa vicenda D’Aponte è finito in carcere per tre mesi e poi agli arresti domiciliari. A dicembre, data della prossima udienza verranno ascoltati i familiari di Guendalina Tavassi. Dal canto suo, l'ex marito - tramite i suoi avvocati - rigetta ogni accusa e nega qualsiasi violenza fisica.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 10:32
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