La donna però, all'alba, era già fuggita. Intanto, il palazzo torna a respirare, perché in quell'abitazione al primo piano era già stato trovato di tutto: gatti morti, alcuni mummificati, blatte, rifiuti accatastati, cibo avariato. Della storia si sarebbe interessata direttamente la sindaca Virginia Raggi, colpita dall'interesse del quartiere e dalla quantità di segnalazioni (su tutte, quelle del drammaturgo Luca De Bei e dell'esperto di zoocriminalità Antonio Colonna). «Adesso l'importante è che della signora si occupi una struttura adeguata, in grado di seguirla perché non sta bene con la testa. La nostra paura è che torni ancora a fare male a quei poveri gatti», il commento di alcuni cittadini durante lo sgombero.
«Finalmente siamo riusciti a mettere insieme tutti i soggetti coinvolti in questa delicata operazione.
Sono circa 15 anni che i residenti denunciano questo caso di barbonismo domestico. Siamo intervenuti con la massima attenzione e ringrazio gli operatori che hanno permesso di scoprire e mettere in sicurezza la casa: Polizia locale, Servizi veterinari della Asl RM2, Dipartimento Ambiente, Guardie Zoofile e Ama», afferma l’assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale Pinuccia Montanari.
«L’Amministrazione capitolina, insieme al Municipio VII, monitorava da tempo la situazione e con questa azione congiunta abbiamo dato un chiaro segnale di attenzione a tutela del decoro e del benessere animale - dichiara Daniele Diaco, presidente della Commissione Capitolina all’Ambiente -. Ora sarebbe necessario che gli organi competenti completassero il lavoro avviando un percorso di interdizione. Continua la nostra battaglia a difesa di tutti gli animali della città, soprattutto di quelli abbandonati, maltrattati o denutriti».
Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Dicembre 2017, 17:27
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