Assalto ai parcometri: li abbattano con la macchina e rubano i soldi. È caccia alla gang
di Franco Pasqualetti
La tecnica è abbastanza semplice: colpiscono le macchinette con l'auto, le fanno cadere a terra e le svuotano. Il motivo è semplice: i parcometri di ultima generazione hanno una corazza antirapina in tutti i lati fuorché nella parte ancorata a terra. Facendoli cadere la cassaforte mostra il suo lato più vulnerabile ed è facilmente scassinabile. Secondo la Polizia che sta seguendo il caso (l'ultimo in ordine di tempo c'è stato a San Lorenzo, proprio sotto i cavalcavia della Tangenziale) si tratta di ladri specializzati che conoscono gli impianti per la sosta. Storiacamente i più bravi in queste tecniche sono i georgiani ed è proprio questa la pista che stanno seguendo gli agenti. I colpi iniziano ad essere parecchi: da gennaio sono già 39 i parcometri sradicati e rapinati. Una nuova grana per l'Atac che rischia di perdere centinaia di euro a causa di questi ripetuti furti. Il problema è che la gang dei parcometri agisce almeno finora in maniera random: si va da San Lorenzo a Monte Mario, passando per Testaccio, il Colosseo e Balduina. Inoltre le colonnine prese di mira sono quasi sempre quelle più isolate, in strade meno battute e comunque poco illuminate. Agiscono sempre di notte, quando i controlli diminuiscono e i parcometri sono pieni degli incassi giornalieri.
Non solo scassinatori. I furti ai danni dell'Atac sono legati anche agli stessi vigilantes. Lo ha portato alla luce un'inchiesta dello scorso dicembre: 11 vigilantes sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa, a vario titolo, di peculato e simulazione di reato. Secondo quanto dimostrato anche con le riprese delle telecamere le guardie giurate, addette al trasporto e alla vigilanza dei biglietti e del denaro di parcometri e biglietterie Atac, approfittavano dell'obsolescenza delle casse automatiche e con diversi stratagemmi asportavano banconote e monete, spesso anche non rendicontate dal contatore elettronico. Secondo le indagini, il bottino era tra i 250 e i 500 euro a testa al giorno, grazie a un collaudato sistema criminale, tanto semplice quanto dannoso.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2019, 09:14
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