Gaia e Camilla morte a corso Francia, il legale delle vittime: «Sono passate con il semaforo verde»
«Il semaforo per l'attraversamento pedonale ha una peculiarità obiettiva: non prevede, per avvertire i pedoni dell'imminente sopraggiungere del verde per le automobili il caratteristico giallo per i pedonì ma prevede che al 'verde per i pedoni', che dura 26 secondi e mezzo circa, segua soltanto un 'verde lampeggiante' che dura appena tre secondi e 40, a cui segue repentinamente e immediatamente il 'rosso', sempre per i pedoni e contestualmente dopo un secondo circa, sopraggiunge il verde, cioè il via libera, per le automobili della carreggiata» scrive il legale.
«La circostanza appare determinante sul profilo probatorio - sottolinea - poiché se è vero che il giovane Pietro Genovese sia sopraggiunto su quelle strisce pedonali col verde e la macchina a fianco, nel frattempo, si sia fermata per far passare le ragazze, è certo che le stesse abbiano iniziato l'attraversamento pedonale con il verde e che si siano imbattute, subito dopo, nel 'verde lampeggiante' e quindi, dopo appena tre secondi e mezzo, nel »rosso« senza poter fare, loro si, sull'altro che subire la morte». «Si chiede e conseguentemente di accertare compiutamente la circostanza il discorso che si ribadisce si ritiene rilevante ai fini probatori e ciò all'esclusivo fine dell'accertamento della verità», conclude il legale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Gennaio 2020, 15:47
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