Simone era scomparso a Milano: ritrovato nella notte. «Sta bene, dormiva su una panchina»
LA DINAMICA Nel pomeriggio, subito dopo le 16, la tragedia: il 17enne e gli amici erano su una spiaggia libera vicino al Kafè, un chiosco attrezzato della zona. Gabriele entra in acqua per fare un bagno: il mare non è agitato ma le correnti, di cui la costa di Torvaianica è piena, lo trascinano via e gli impediscono di tornare a riva. Parte la chiamata al 1530, il numero di emergenza, l'assistente bagnante e i guardacoste iniziano a cercarlo e lo trovano alle 16.48, a 200 metri dal bagnasciuga: i medici fanno di tutto ma il 17enne non ce la fa e muore alle 17.06.
Sui soccorsi nulla da dire: diversi testimoni affermano come siano stati tempestivi e veloci, ma non è bastato. «I soccorsi sono stati repentini, si sono mossi tutti», le parole di una signora, in spiaggia con i nipotini, scrive Il Messaggero. «Il bagnino del chiosco è entrato subito in acqua anche se i ragazzi erano sul tratto di spiaggia libera - dicono marito e moglie - sono arrivati subito anche i carabinieri, la guardia costiera e i medici del 118.
Una morte assurda. Li avevamo visti ridere e scherzare pochi minuti prima. Bei ragazzi, giovani, spensierati».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Giugno 2019, 20:19
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