Fregene, caos movida selvaggia. L'ira dei residenti: «Stop ai barbari del fine settimana. Intervenga il Prefetto»

Fregene, caos movida selvaggia. L'ira dei residenti: «Stop ai barbari del fine settimana. Intervenga il Prefetto»

di Mirko Polisano
Migliaia di giovani in spiaggia sotto l'effetto di alcool e altre sostanze. È una movida selvaggia e malata, quella di Fregene, fuori da ogni regola e che trasforma le serate della "perla" del Tirreno in notti da incubo. Ragazzi minorenni che iniziano a bere dal pomeriggio: il popolo della disco si scatena a suon di birre, dentro e fuori i locali.

L'alcool a fiumi e un mix di droghe facili rischiano ogni volta di far precipitare la situazione. Caos e problemi soprattutto sul lungomare di Levante: il chiosco Blanco ogni week end richiama migliaia di giovani da tutta Roma e già all'attenzione di sindaco e polizia Municipale che ha predisposto degli appositi controlli sul lungomare di Fregene. 

Soltanto un mese fa, un furgone è stato lanciato a tutta velocità, fino a tentare di sfondare il cancello proprio dello stabilimento-discoteca Blanco a Fregene. Un atto vandalico, frutto della follia di un padre che si era vendicato perché gli organizzatori della famosa festa della domenica, una delle più in voga quest'estate tra i ragazzi, non hanno fatto entrare il figlio. E allora lui, ambulante di 50 anni, ha lanciato il camion contro il cancello del locale. 

«I controlli non bastano - spiega Giovanni Bandiera presidente della proloco di Fregene - ogni anno si ripresenta lo stesso problema e noi riceviamo centinaia di segnalazioni che giriamo agli amministratori. Il sindaco ha firmato anche un'ordinanza per disciplinare la movida, ma più di questo non può fare: il problema è che nessuno la rispetta. Chiediamo, come già è accaduto in passato, direttamente l'intervento del Prefetto». 

«La situazione è intollerabile - avverte un residente - questi giovani non sono in sé e fanno davvero di tutto. Le code per entrare si formano dal pomeriggio e iniziano a bere già durante il giorno per poi continuare dentro il locale e fino a notte inoltrata».

«Le nostre strade vengono invase da questi "barbari" - ha sottolineato più volte Giorgio Iannicelli, uno dei residenti - persone che schiamazzano e si ubriacano lasciando ogni sorta di rifiuto davanti alle nostre case, per non parlare del fatto che spesso espletano le loro funzioni fisiologiche dove si trovano». 

«Sono una mamma - ha aggiunto Gloria che vive proprio di fronte al Blanco- e vedere per strada tutti questi
ragazzi rovinati dall'alcool mi fa star male.Centinaia di sballati che escono o arrivano li, bivaccando nel parcheggio e spesso anche davanti i nostri cancelli, provocando a volte anche danni alle macchine».

Fregene non è più l'oasi di relax di qualche anno fa che con il suo silenzio e la sua riservatezza ha conquistato tanti personaggi: da Federico Fellini, che qui ambientò molti dei suoi capolavori, ai mille protagonisti della "dolce vita".

Fregene è come Giano bifronte: di giorno vip e chic, di notte un'arena dove giovani scatenati rendono invivibili e pericolose le notti della riviera romana. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Luglio 2018, 14:02
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