Francesca Reggiani: Doc, Donne di Origine Controllata il nuovo spettacolo a Roma

Francesca Reggiani: Doc, Donne di Origine Controllata il nuovo spettacolo a Roma

di Francesca Conidi
Un sarcasmo tagliente, di quelli che mentre ridi ti fa riflettere, due occhi grandi e tanto da dire alle donne e non solo a loro. Francesca Reggiani porta in scena all’Auditorium Parco della Musica il 7 aprile il suo “Doc, Donne di Origine Controllata”. Lo spettacolo, in cui si combina comicità, parodie e monologhi sull’attualità, è un trampolino di lancio verso una riflessione più ampia della società in cui viviamo.

Come nasce “Doc, Donne di Origine Controllata”?
Io sono uno dei pochi casi in Italia a portare in scena un “One man show” al femminile anche se in realtà lo spettacolo è rivolto ad un pubblico eterogeneo. Questo vuole indirizzare uno sguardo ironico su quello che succede intorno a noi. Si passa dall’economia al rapporto uomo-donna, alla gelosia e ai tradimenti fino ad arrivare al tema dell’età. Oggi nel nostro Paese, nonostante si registri una natalità a zero, la giovinezza sembra essere diventata un valore da preservare ad ogni costo.

Cavalli di battaglia e new entry?
Tra gli inediti ci sono Zingaretti, la Sciarelli e “Cafonette”, una signora in balconcino leopardato e pigiama che si fa interprete degli stereotipi della maleducazione più comuni. All’Auditorium, ultima data della stagione, la presenteremo per la prima volta. Tra gli intramontabili invece, oltre alla de Filippi e la Raggi, c’è Patty Pravo, esemplare nel discorso sull’età che facevamo prima. Una grande artista che ha qualche resistenza nei confronti del tempo che passa.

Quanto è importante per Lei che sia una donna a parlare delle donne? 
Io sono cresciuta con l’idea di persona, senza distinguere in base al sesso e, per questo, preferisco raccontare le donne non in quanto tali ma come individui. 

Che periodo sta vivendo la satira in Italia? 
Per la satira in tv non c’è molto spazio. Sarebbe necessario, oltre che bello, far tornare a ridere con consapevolezza. Ne “La TV delle ragazze”, ci siamo riuscite ma sono rimasti davvero pochi i programmi sul tema.
 
Quali donne l’hanno ispirata nella vita?
Mia nonna, avendo perso mia mamma molto giovane, mi ha insegnato molto come persona. Nell’arte la Dandini, l’Amurri e Brunetta, oltre che alle mie insegnanti Ingrid Tulin e Annabella Cerliani, della scuola di Gigi Proietti, sono state per me essenziali.

Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi, Viale Pietro de Coubertin, 10 Roma - Domenica 7 Aprile ore 18.00
biglietto: 20 euro 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Aprile 2019, 09:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA