Paolo Crepet: «La rete sociale? È saltato tutto, siamo sprofondati nella solitudine»

Paolo Crepet: «La rete sociale? È saltato tutto, siamo sprofondati nella solitudine»

di Mario Fabbroni

«Non reggiamo più, oramai è saltato tutto. La rete sociale? Non esiste. Non prendiamoci per i fondelli, per favore...».
Paolo Crepet (psichiatra, sociologo, educatore): a cosa allude?
«Al fatto che siamo tutti sprofondati nella solitudine. Ad esempio, erano soli sia l'omicida delle tre donne che quello delle prostitute. E poi ecco continuamente persone che danno di matto accoltellando o sparando in chiese, supermercati, stazioni. Un caos che abbiamo voluto».
In che senso?
«Prima c'erano il portinaio, il salumiere, il bottegaio sotto casa. Ad esempio, il custode del mio palazzo e sua moglie facevano anche da zii: stavo da loro quando i miei non c'erano. Ora chi c'è più? Chi ti saluta? Chi si ricorda come ti chiami? Non certo quello del supermercato o del negozio di cineserie. Abbiamo sguarnito le nostre piazze, anche quelli del bar se ne fottono...».
Il bar era un autentico presidio sociale...
«Certo. Potevi essere anche un po' strano ma venivi accolto lo stesso. Conosciuto da sconosciuti. Ti offrivano un caffè».
Invece oggi?
«Oggi la rete sociale non esiste, chi ha sparato a Roma non sapeva dove andare. E nessuno o quasi sapeva di lui».
Però il fallimento delle istituzioni è evidente: zero assistenza e sorveglianza.
«Cosa si pretende da una società che celebra i single, che fa affari con la solitudine? Viviamo in un mondo conflittuale. Tutti contro tutti, anche sulle tastiere di smartphone e pc. Questi sarebbero i social? Ma dai...».
Come se ne esce? Oppure è un'illusione?
«Difficile tornare indietro. Non aiutiamo chi soffre, non c'è il supporto a certe patologie. Anzi, mi meraviglio di chi si meraviglia, il giorno dopo siamo bravi tutti».
Si spieghi.
«Certe esplosioni di rabbia e violenza, non a caso sempre collegate a questioni economiche, sono oramai inevitabili.

Anzi sono perfino poche. Bisognava sviluppare i servizi del territorio, anche con i medici di base. Invece solo tagli e burocrazia. Ecco perché è saltato tutto».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Dicembre 2022, 13:41
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