Lazio, test sui passeggeri dei bus da Paesi a rischio: pronta ordinanza. D'Amato: «Priorità difendere Roma»

Test sui passeggeri dei bus da Paesi a rischio, pronta ordinanza Lazio. «Priorità difendere Roma»
Misure immediate della Regione Lazio che annuncia un provvedimento volto a contenere i casi d'importazione in particolare dalla Romania. «Faremo un'ordinanza per i test ai viaggiatori in pullman dai Paesi a rischio. La priorità è quella di difendere Roma e il Lazio», afferma l'assessore regionale In questi giorni in molti, a partire dalle badanti, stanno rientrando nel Lazio a bordo di pullman che fermano alla stazione Tiburtina. A destare preoccupazione soprattutto chi lavora accanto agli anziani e alle persone più fragili che sono le categorie maggiormente a rischio per il Covid 19.

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A Roma lavorano circa 38 mila badanti: si prendono cura di anziani, soprattutto, ma anche di bambini. Ogni settimana arrivano a Roma dalla Romania all’incirca mille persone. Solo nell’autostazione della Tiburtina il traffico settimanale è di circa quindici, venti corse in arrivo e in partenza gestite da operatori romeni. Ogni vettura viaggia a capienza ridotta per via dei distanziamenti ma il traffico medio che la struttura registra è sulle 450 persone ogni sette giorni, con picchi durante il weekend, dove si concentra il maggior numero di corse.

Poi accanto al sistema “regolare”, c’è un canale meno ufficiale che passa sempre per la Tiburtina: bus non registrati, per non parlare dello snodo di Anagnina dove arrivano decine e decine di auto e furgoni direttamente dalla Romania.

In Romania anche oggi si contano altri 1.284 contagi che portano il totale a oltre 43.000: numeri che, com'è noto, hanno indotto ieri il ministro della Salute Roberto Speranza a imporre una quarantena di 14 giorni a chi proviene dal Paese Ue. È la prima volta dalla riapertura delle frontiere che due paesi Schenghen vengono esclusi dalla libera circolazione. Tra le conseguenze del provvedimento, non si può sottovalutare l'allarme badanti.

I Paesi dell'est Europa rappresentano, infatti, il 40,9% di tutti i lavoratori domestici regolari che operano in Italia, più di 347mila (dati Istat 2019).
Dalla Romania, tra l'altro, proviene la comunità di stranieri più numerosa: il 1 gennaio 2020 erano censiti, nel nostro Paese, più di 1,2 milioni di romeni, quasi un quarto del totale degli stranieri. Secondo le elaborazioni dell'Osservatorio nazionale Domina sul lavoro domestico, il 30% della popolazione proveniente da quel Paese è occupato nei servizi alla persona.

Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Luglio 2020, 17:08
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