Rifiuti, è scontro Raggi-Zingaretti sugli impianti della Regione

Rifiuti, è scontro Raggi-Zingaretti sugli impianti della Regione

di Flavia Scicchitano
Alta tensione sul fronte dei rifiuti nella Capitale. A pochi giorni dalla firma dell'ordinanza regionale per ripulire Roma, torna lo scontro tra la sindaca Virginia Raggi e la Regione Lazio di Nicola Zingaretti. L'ordinanza, con cui è stato disposto che per motivi di urgente necessità di tutela dell'ambiente tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti del Lazio garantiscano la massima operatività per accogliere i rifiuti prodotti dalla città, per la prima cittadina è infatti «inapplicabile».

Ieri il secondo blitz davanti ai cancelli chiusi dell'impianto di trattamento rifiuti della Rida Ambiente ad Aprila. L'impianto come annunciato dalla proprietà sarà disponibile ad accogliere 450 tonnellate di indifferenziata a settimana per sostenere la Capitale. «Anche oggi gli impianti di smaltimento rifiuti di Rida sono chiusi e i camion non possono scaricare - ha ribadito Raggi - L'ordinanza della Regione non funziona e lascia ancora la spazzatura a terra. Una presa in giro».

Ma a stretto giro arriva la replica dell'assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani. «Mentre gli operatori Ama si impegnano a risolvere l'emergenza rifiuti della capitale la Raggi, quasi non fosse la sindaca, continua con il suo boicottaggio mediatico dell'ordinanza ma soprattutto della Capitale. La sindaca era perfettamente a conoscenza che avrebbe trovato l'impianto Rida chiuso, poiché, come abbiamo spiegato ieri, si adeguerà all'ordinanza lunedì (oggi, ndr). Oggi (domenica, ndr) nessun impianto potrà ricevere rifiuti dalla capitale perché non hanno ricevuto indicazioni da Ama o dal Comune sulle consegne».

Nel botta e risposta, la presidente di Ama, Luisa Melara: «Roma ha bisogno, in questa fase molto complessa, di trovare spazio per collocare a trattamento almeno 2.100 tonnellate di rifiuti indifferenziati a settimana - ha spiegato - Gli impianti del Lazio che a seguito dell'ordinanza e dopo i nostri appelli hanno risposto, offrono maggiori spazi per sole 1.100 tonnellate. Persiste dunque, nella programmazione dei flussi rimodulabile dall'8 luglio un deficit di almeno 1.000 tonnellate da allocare nei prossimi sette giorni». Per cercare di trovare una soluzione al problema, acuito in questi giorni dalle alte temperature, per domani è prevista la riunione di una Cabina di regia: a partecipare il ministero dell'Ambiente, Regione Lazio e Comune di Roma.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Luglio 2019, 08:18
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