Roma choc: ucciso Diabolik, ex capo degli Irriducibili della Lazio. Killer vestito da runner. S'indaga sulla mafia albanese

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Un ultrà della Lazio ucciso con un colpo di pistola alla testa nel parco degli Acquedotti a Roma. Un vero e proprio agguato. La vittima è Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, figura storica degli Irriducibili. È stato avvicinato alle spalle e centrato alla testa da un omicida ancora misterioso che impugnava una pistola calibro 7,65. A dare l'allarme un passante.  Il killer che ha sparato era a piedi ed era vestito da runner per confondersi tra i tanti che fanno jogging al Parco Acquedotti. È quanto emerge in base alle prime testimonianze raccolte dalla polizia. La Mobile indaga soprattutto sul mondo della droga: una pista conduce alla mafia albanese e ai traffici internazionali di stupefacenti. Escluso un movente legato al mondo del tifo. Solo un mese fa Piscitelli aveva festeggiato il matrimonio della figlia: una grande cerimonia nel cuore della Capitale.

Diabolik, ultrà della Lazio ucciso. Tre settimane fa il matrimonio della figlia: «Papà mio. Che gli avete fatto?»
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Morto Diabolik: chi era l'ultrà laziale
 
 

L'ultrà è stato ucciso  da distanza ravvicinata. Il proiettile lo ha ferito mortalmente alla testa. Piscitelli era  molto noto nel mondo ultras e figura di riferimento degli Irriducibili



L'omicidio in via Lemonia all'altezza del civico 273, in zona Cinecittà. Sul posto i poliziotti del commissariato Tuscolano.
Era seduto su una panchina forse per aspettare qualcuno. È quanto ricostruito finora dalla polizia. Il killer, che indossava una tuta da jogging, si è avvicinato alle sue spalle, era a volto coperto.
Poi è fuggito, forse atteso da un complice. Per chi indaga Diabolik probabilmente aveva un appuntamento. Il parco si trova a diversi chilometri da Grottaferrata dove l'uomo abitava.


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Ad essere impegnati sull'omicidio anche i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia. In procura, a Roma, è stato aperto un fascicolo di indagine, al momento a carico di ignoti, coordinato dal pm di turno esterno e da quello della Dda.
Sul luogo dell'agguato il fratello di Diabolik, è arrivato correndo insieme a tanti amici e conoscenti in lacrime e in un silenzio surreale. I poliziotti della Squadra Mobile hanno transennato l'area del parco per dar modo ai colleghi della Scientifica di effettuare i rilievi. La salma di Piscitelli è stata portata all'istituto di medicina legale di Tor Vergata.

IL TESTIMONE
«L'ho visto scappare. È corso su questa via e ha girato lì. C'era uno che lo aspettava dietro la curva. Ma tanto 'ndò va? E pieno di telecamere, lo trovano. Me l'hanno garantito, lo trovano». Così all'Adnkronos un testimone dell'omicidio di Fabrizio Piscitelli. La polizia, che gli ha chiesto di andare a deporre, gli ha assicurato che prenderanno il killer di Diabolik. Le telecamere in via Lemonia, all'altezza del civico 256, hanno ripreso la sua fuga, sebbene abbia agito con il volto coperto, e l'assassino potrebbe avere le ore contate. Le immagini potrebbero risultare decisive.


CHI ERA
Fabrizio Piscitelli, noto come "Diabolik", è lo storico capo ultrà degli Irriducibili della Lazio finito in manette per narcotraffico. Ha accumulato nel corso degli anni un patrimonio di oltre due milioni di euro: automobili, immobili di lusso e partecipazioni societarie. Diabolik era finito sotto processo per un episodio di estorsione ai danni del presidente della Lazio Claudio Lotito, la tentata scalata alla società.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Agosto 2019, 11:54
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